In onore dei 50 anni dalla morte del celebre autore, l’Associazione Fiori di Ciliegio in collaborazione con il Circolo dei Lettori, Il Salone del Libro, l’Assessorato alla Cultura e l’Assessorato alla Cooperazione Internazionale della Regione Piemonte portano a Torino, nell’area attorno al Parco Dora, un’opera dell’artista Angelo Barile. Questa installazione simboleggia il suicidio rituale compiuto nel 1970 in nome della tradizione e dei valori nazionalisti dell’impero del Sol Levante da parte di Yukio Mishima. Per rappresentare l’estremo gesto, la bandiera giapponese viene solcata da una traccia nera che rappresenta il taglio. Da lì poi sorge una spada che sembra stia trafiggendo il muro. Viene così presentata, per la prima volta, a Vita Nova, l’opera dedicata al grande artista Yukio Mishima. Ma chi era veramente?
Yukio Mishima, pseudonimo di Kimitake Hiraoka, scrittore, attore e regista giapponese fece da ponte tra oriente e occidente. L’autore è famoso sia per le sue opere, sia per il suo seppuku, il suicidio rituale dei samurai tramite il quale suggellò la conclusione insieme della sua vita e della sua vicenda letteraria: poco prima del suo suicidio aveva infatti consegnato all’editore l’ultima parte della tetralogia “Il mare della fertilità”
Il libro che però l’ha reso famoso internazionalmente è “Confessioni di una maschera” , romanzo semi-autobiografico narrato in prima persona. Il protagonista racconta, senza mai citare il proprio nome, la storia della sua infanzia ed adolescenza, dello sviluppo della propria bisessualità all’inizio celata e la completa accettazione della stessa.
La parola “maschera” del titolo deriva dal modo in cui l’autore è costretto a sviluppare una propria falsa personalità usata per presentarsi agli altri. Crede che tutti intorno a lui siano obbligati a nascondere i propri veri sentimenti gli uni nei confronti degli altri, partecipando così a una grande universale “mascherata”.
Mishima inoltre, era sempre stato ossessionato dall’idea della morte e quindi decise di coniugare questo aspetto alla vita politica suicidandosi il 25 novembre 1970 tramite seppuku dopo l’occupazione del Ministero della Difesa per proteggere i suoi ideali nazionalisti. Sono proprio questi i pensieri che lo rendono una figura scomoda per i progressisti. Allo stesso tempo, però, lo scrittore non venne accolto neanche tra i conservatori a causa della sua bisessualità e apoliticità. Questa ambiguità e complessità rende Yukio Mishima uno dei personaggi più difficili da definire di tutto il Novecento.
Grazie al flusso migratorio, noi siamo a conoscenza di artisti e menti geniali come quella di Yukio Mishima. La Cultura Giapponese è diventata ormai un fenomeno mondiale, basti pensare che sport come il karate e il ju jitsu, oppure cibi come il sushi e il ramen si siano ramificati fino ad arrivare in Europa o in America. Il Giappone presenta una cultura che unisce il tradizionale (Jomon) all’ultra moderno. Il turismo nell’arcipelago ha portato ad una media di 24 milioni di visitatori annuali tanto da essersi aggiudicato il quarto posto su ben 141 paesi nella classifica di Travel and Tourism Competitiveness Report.
Oggi ricordiamo 50 anni della morte di un grande personaggio, ma grazie alla sua eccezionalità rimarrà vivo nella nostra memoria per ancora molto tempo.
Michelle Anago, Lucia Di Foggia – Liceo Ariosto, Ferrara
Ines Ammirati, Beatrice Cestari – Supertutor
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