Un romanzo ironico, buffo ed elegante. Una storia fondamentalmente di donne, ma non solo.  Si tratta di Qualcosa di vero, il nuovo romanzo di Barbara Fiorio edito da Feltrinelli, presentato oggi nella Sala Soci Novacoop con la collaborazione della Biblioteca Civica Francesco Cognasso. Con l’autrice si è parlato di Giulia e Rebecca, le protagoniste del libro. La prima è una donna di circa quarant’anni, pubblicitaria, molto creativa ma che con i bambini non è mai stata brava,  la seconda è invece proprio una bambina, 9 anni, dal carattere forte ma con i suoi risvolti, ombre e paure. Entrambe condividono lo stesso pianerottolo, e una sera inciampano letteralmente l’una nell’altra.

In copertina campeggia la testa di un fungo, a ricordare l’abat-jour che sul comodino protegge Rebecca dal buio, proprio come farà

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Giulia, non appena il loro rapporto inizierà a intrecciarsi più profondamente, tanto che la donna, per la bambina, diventerà la Signora della Buonanotte. A legare le due protagoniste, sono le fiabe.                          Non stiamo parlando di quelle che conosciamo tutti noi e che la Disney ci ha insegnato ad amare, ma di quelle originali, raccontate da Grimm, Perrault e Andersen. Quelle dal finale spesso macabro e dissacrante.

La fiaba infatti, vuole preparare i bambini alla vita adulta e metterli in guardia da quello che c’è là fuori, convincerli che lo si più affrontare e vincere. I temi trattati poi sono universali: i problemi, i confronti e le incomprensioni, ci sono nel mondo degli adulti come in quello dei bambini.

Non resta che buttarsi in questa lettura, capace di mostrarci sotto la luce della sagacia e dell’ironia il mondo fantastico delle fiabe. Potremmo scoprire di apprezzarlo ora, più di quanto facessimo allora.

 

 

Tommaso Sgrizzi, Liceo Scientifico A. Volta