Un libro, dodici autori, dodici emozioni… Vi era mai capitato?
Questo è Parole Fuori : un libro che parla di adolescenti scritto per gli adolescenti.
Ogni emozione viene assegnata ad un determinato autore, che non ha alcuna possibilità di scelta e che per scrivere il suo racconto deve scavare nel grande bagaglio di ricordi dell’infanzia.

Spesso per noi ragazzi è difficile riconoscere i sentimenti che proviamo e dare loro un nome. Forse abbiamo paura di portare allo scoperto quello che finora abbiamo disperatamente cercato di nascondere in un angolo del nostro cuore. Ma se noi stessi ci troviamo in difficoltà, come possono dodici autori ormai non più ragazzi mettersi nei nostri panni? A risponderci sono proprio loro, non senza un velo di ironia.

Fabrizio Silei, pur trattando il tema della gelosia, ammette di essere stato particolarmente colpito dalla storia di Beatrice Masini sull’amore. Poi l’autore ci affascina parlando del “miracolo della scrittura”: scrivendo accade qualcosa di speciale, di magico.

Beatrice Masini, alla quale è stata assegnata la parola amore, ci confessa di aver scritto una breve storia autobiografica, riportando alla luce i fatti accaduti durante un’estate della sua adolescenza. Oltre al fatto che i protagonisti della vicenda, lui e lei, non hanno volutamente due nomi precisi, anche la stessa parola amore non viene mai pronunciata, per rendere l’atmosfera più misteriosa.

Anche Pierdomenico Baccalario, in tema di desiderio, si ispira ad una vicenda estiva della sua gioventù. Durante questa speciale estate il protagonista e i suoi amici si rendono conto che, rispetto all’anno precedente, le bambine con le quali erano abituati a ridere e scherzare sono improvvisamente cambiate e hanno qualcosa di… desiderabile.

Lodovica Cima ha rivissuto la parola disperazione nel momento stesso in cui le è stata assegnata: “Essendo di natura ottimista – dice – mi veniva difficile scrivere una storia così”. Inoltre ammette di aver fatto ricorso ai suoi quaderni da quindicenne, quando tutto appare fantastico o terribile, senza vie di mezzo.

Luisa Mattia, invece, racconta la storia di Nait e Lucio, due fratelli costantemente perseguitati dal senso di colpa. A tal proposito l’autrice afferma: “La colpa prima di averla ti viene buttata addosso e i ragazzi cercano solo di liberarsene”. Poi ammette di essere riuscita a immedesimarsi nei giovani protagonisti della vicenda perché fortunatamente i sentimenti sono replicati nella vita secondo le diverse fasce d’età.

Infine Antonella Ossorio, parlando dell’odio, riconosce che tale sentimento è sempre una tema complesso della vita di ognuno e particolarmente spinoso per gli adolescenti.

Con queste dodici parole riusciremo a fare maggiore chiarezza riguardo i nostri sentimenti o forse è tutto ancora più confuso?

Emma e Najma (SMS G. Ferraris, Modena)

Elisa e Sara, Tutor Fuorilegge