Attraverso una selezione di filmati degli speaker di TED (Technology Entertainment Design), alla sala 4 del cinema Apollo, si affrontano le neuroscienze e la complessità del cervello umano. Si parte col video di Michael Shermer, fondatore di “Skeptic magazine”, che definisce la scienza come <<bilanciamento tra dati e teoria>> , elementi interdipendenti e inseparabili. Per dare esempi di come il nostro cervello sia influenzato da stimoli esterni nel percepire la realtà, fornisce una serie di immagini di presunti UFO, presunte apparizioni mistiche e presunti messaggi subliminali nei testi delle canzoni.
La neuroscienziata Tali Sharot sfata il mito delle basse aspettative che ridurrebbero il rischio di delusioni. Per farlo sostiene che l’ottimismo porti al successo personale e che si tragga più piacere dall’attesa che dall’effettiva realizzazione.
Daniel Kahneman, premio Nobel per l’economia, rivela l’esistenza di due “sé” distinti: uno che compie l’esperienza, l’altro che la ricorda. Inoltre identifica la fine come parte più importante dell’esperienza in quanto è ciò che più influenza il ricordo – a conclusione positiva corrisponde un ricordo felice.
Sarah Jayne Blakemore, neuroscienziata, dopo una rapida spiegazione sulla corteccia prefrontale del cervello, sposta l’attenzione sulla materia grigia. Gli studi dimostrano che questa è maggiore all’inizio dell’adolescenza e diminuisce man mano che si va verso l’età adulta, con l’eliminazione di sinapsi superflue.
L’ultima proiezione è quella di Elyn Saks, docente di legge e psichiatria, che racconta la propria storia da malata di schizofrenia. Esorta a non criminalizzare questa patologia perchè <<non esistono schizofrenici, ma solo malati di schizofrenia>> e spera in un maggiore investimento di risorse nello studio delle malattie mentali.
Elisa Bellantoni (Liceo Ariosto)
Federica Bellotti (Liceo Alfieri)
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