Gianni Rodari è uno scrittore molto conosciuto e molto amato e ci ha lasciato un’enorme quantità di scritti: articoli, appunti sparsi, numerose favole e tante, tante filastrocche per bambini e per adulti.
Il libro Grammatica della Fantasia, pubblicato da Einaudi Ragazzi, è diverso dagli altri perché ci racconta come inventare storie per bambini e, soprattutto, ci svela come far funzionare la creatività.
La fantasia, secondo l’autore, ha una sua grammatica, che si fonda su una sola importante regola: lasciar liberi i pensieri. È questo che mi ha colpito maggiormente.
Questo libro è un’introduzione all’arte di inventare storie, come indica il sottotitolo, perché spiega come servirsi della propria fantasia; Rodari ci insegna che partendo dalle parole o dalle lettere che compongono le parole stesse, possiamo dare vita a pensieri diversi che, uniti, si trasformano in storie divertenti e bizzarre.
L’autore suggerisce numerosi giochi che prendono le mosse da immagini, nonsense, indovinelli, favole. Si passa dalla modernizzazione di vecchie fiabe come Cenerentola o il Pifferaio Magico, dal gioco delle “carte di Propp” all’uso delle marionette, dall’uso di un prefisso arbitrario a quello dell’errore creativo. Ogni gioco è l’inizio di un mondo di possibilità creative, sia per il bambino sia per l’adulto, semplicemente mettendo in moto la propria fantasia.
Perció Rodari afferma “La fantasia fa parte di noi come la ragione: guardare dentro la fantasia è un modo come un altro per guardare dentro noi stessi”.
Ilaria Giammarino, 3ªG SMS Caduti di Cefalonia, Torino
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