Roma, 17 febbraio 1600. In Campo de’ Fiori, Giordano Bruno è denudato e legato ad un palo. La lingua è stretta da una morsa, perché non possa parlare – o, secondo alcune voci, bestemmiare. Le sterpaglie ai suoi piedi vengono accese dal boia. Presto, il fuoco lo avvolge e consuma il suo corpo e la sua vita. Le ceneri sono gettate nel Tevere.
La condanna di Bruno non è un momento isolato della storia della Chiesa, un’insopportabile repressione della libertà di pensiero; è, invece, l’effetto di un ben preciso momento storico: la frammentazione della cristianità causata dalla Riforma e il ritorno in Italia degli intellettuali “contestatori” a seguito dell’elezione di papa Clemente VIII. La frattura tra Bruno e la Chiesa diventa così insanabile: Galileo poteva essere riabilitato perché aveva sempre cercato un dialogo tra fede e scienza. Bruno no, si colloca al di fuori di tutto questo, addirittura in un’epoca di post-cristianità, ha dichiarato a noi ragazzi del BookBlog lo studioso Michele Ciliberto, che ieri, giovedì 8 maggio, ha presentato al Salone Internazionale del Libro di Torino il dizionario enciclopedico Giordano Bruno. Parole, concetti, immagini, da lui curato e nato dalla collaborazione tra l’Istituto Nazionale per gli Studi sul Rinascimento e la Scuola Normale Superiore di Pisa, che si occuperà della pubblicazione, annunciata per i prossimi mesi.
L’intento dell’opera è realizzare una sorta di ordinamento della filosofia e della figura di Bruno, analizzandone sistematicamente i termini, la fortuna critica e il mito nella cultura popolare. Particolarmente importante, sostiene Ciliberto, era la compilazione di un’opera di questo genere in un momento in cui gli studi sul tema fioriscono, pur senza mai giungere a “mettere Bruno sul tavolo operatorio e analizzarne punto per punto gli elementi del pensiero.”
A dialogare con il professore, durante il dibattito moderato da Armando Torno, erano presenti Massimo Firpo, docente di storia moderna alla Scuola Normale, e Massimo Cacciari. Firpo ha sottolineato come, da un’iniziale diffidenza per le enciclopedie su uno specifico pensatore, sia stato piacevolmente sorpreso dall’unità dovuta alla concentrazione sugli aspetti filosofici di ogni personaggio connesso a Bruno nell’opera curata da Ciliberto. Anche Massimo Cacciari, nel corso del suo intervento, ha discusso dell’importanza di Bruno nella storia della filosofia occidentale e nella caratterizzazione del Rinascimento, che risulta così essere non solo una ripresa della ragione dopo il Medioevo, come viene solitamente descritto, ma un intreccio tra elementi razionali ed elementi magici.
Il dizionario realizzato dalla Scuola Normale Superiore e dall’Istituto Nazionale per gli Studi sul Rinascimento contribuisce così a gettare una nuova luce sulla figura di Bruno, analizzandone ogni aspetto nei minimi dettagli. Il risultato è un’opera maestosa e magistralmente curata, il cui carattere di altissima specializzazione contribuisce a rilanciare un’immagine di ottima qualità della filosofia – e più in generale della cultura – italiana.
Andrea Gabban
Liceo Classico Statale “L. Ariosto”, Ferrara.
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