Spero che Milan Kundera non me ne abbia male se modifico il titolo de “L’insostenibile leggerezza dell’essere”, ma l’espressione mi sembrava adatta a descrivere la mostra organizzata dal Liceo Classico Cavour di Torino, collocata dietro l’Arena Bookstock.
Il CFC (Concorso Fotografico Cavour) ha dato la possibilità agli studenti di tutti gli istituti superiori di utilizzare la fotografia come mezzo artistico per esprimere la loro idea di leggerezza: il risultato è sorprendente.
I ragazzi hanno messo in moto la fantasia riuscendo a immortalare ogni diversa accezione del tema: dalla pacata morbidezza di un gatto alla maestosa imponenza di un fulmine, dalla grazia di una ballerina alla perfezione di una bolla di sapone. Guardando alcuni lavori si ha l’impressione di rimanere sospesi, al di sopra di spazio e tempo. Si rimane in attesa di un qualche movimento del soggetto immortalato: ovviamente si attende invano, ma la sensazione prodotta rasenta l’ascesi.
Ognuno può infatti ritrovare, tra le foto esposte, quella che maggiormente lo rappresenti nella sua essenza di leggerezza e votarla, con un sms o su Whatsapp, permettendo così all’autore di venire premiato dall’Associazione Culturale Azimut.
L’allestimento nel Bookstock Village consente inoltre di lasciare un proprio pensiero o una riflessione sui cartoncini appesi vicino alle foto: si nota subito quanto la libertà di espressione sia apprezzata, poiché alcune frasi portano con sé un senso di redenzione e di leggerezza emotiva. Le diverse calligrafie, dalle più infantili alle più raffinate, trasmettono una partecipazione spirituale che coinvolge chi legge, a dispetto dell’età o della fretta con cui taluni si accostano.
Anche l’osservatore più distratto verrà irrimediabilmente catturato dall’incanto della mostra.
Le parole, però, non riescono a esprimere a pieno quello che le immagini riescono a trasmettere; molto meglio ritagliare un momento da dedicare a se stessi e perdersi in questi scorci di leggera bellezza.
Elena Sinistrero,
Tutor Salone e Salone Off
Nessun commento
Non ci sono ancora commenti, ma tu potresti essere il primo a scriverne uno.