“La chiesa è fatta di uomini, e anche gli uomini sbagliano”. Questa la frase pronunciata da Mario dal Bello, autore di “La congiura di Hitler”, in occasione della presentazione del suo libro. Smantellare gli stereotipi intorno alla figura di Papa pio XII che è stato spesso accusato di “eccessivo silenzio”, di “totale passività” e talvolta considerato un simpatizzante delle idee naziste. L’arco spazio- temporale in cui si colloca il racconto di Dal Bello è la Roma afflitta e devastata dalla seconda Guerra Mondiale. Un’epoca dura per il nostro paese che vede le forze militari tedesche dispiegate in tutta la penisola.
Ma la riflessione di Mario Dal Bello non si limita solo a considerazioni di tipo storico, che affollano libri e manuali comunemente reperibili in libreria o in biblioteca, il suo intento è dar voce a quei personaggi che spesso vengono dimenticati, a quelle figure le cui “gesta” sono state travisate o mal interpretate.
Il protagonista della Storia è Pio XII, le cui vicende, svelate dall’autore, portano alla luce avvenimenti mai raccontati e che, tra banchi di scuola, non vengono certo insegnati. Come non ricordare il salvataggio di 700 000 ebrei da parte della Chiesa di Pio XII, le innumerevoli parole con cui il futuro Papa, ancora cardinale, aveva espresso il proprio dissenso sulle politiche del regime, e come non citare la congiura ai danni di Hitler che il pontefice aveva appoggiato e ancora, come è possibile nascondere il ritrovamento di numerosi documenti in cui si fa esplicitamente riferimento ad un complotto ideato dallo stesso Hitler per rapire Pio XII?
Domande che lo scrittore si è posto e a cui a cercato di trovare risposta arrivando a delineare un personaggio che la Storia l’ha fatta attivamente, un uomo che, nonostante i bombardamenti, nonostante le minacce, nonostante le difficoltà non ha abbandonato Roma, non ha abbandonato i fedeli, non ha abbandonato i deboli.
Una figura enigmatica e misteriosa quella di Pio XII che viene riproposta,da Mario dal Bello, in una nuova prospettiva e con accurata documentazione.
“La verità va sempre ricercata, non possiamo cambiare i fatti della Storia, nè tantomeno dimenticarli”
Linda Pincelli e Francesca Calandri,
Reporter Ariosto, Ferrara
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