La sala dello SpazioBook si riempie velocemente di una grande folla entusiasta per l’arrivo di Simone Cristicchi, cantautore, scrittore e attore teatrale, che riscuote grande successo con la presentazione del suo nuovo libro Magazzino 18. Il libro, nato in concomitanza allo spettacolo teatrale, narra la storia dell’esodo dall’Istria e dalla Dalmazia nel 1947, in cui 350 mila persone dovettero abbandonare il proprio territorio natale destinato a diventare jugoslavo a causa del Trattato di pace del dopo guerra. Gli esuli, durante i faticosi viaggi verso lontane mete nel mondo, stipavano i loro beni nel Magazzino 18 presso Porto Vecchio di Trieste nella speranza di riprenderne in futuro il possesso.
Cristicchi affronta così un argomento spesso tralasciato nei libri di storia per ricreare una comunicazione tra i popoli, rendendo vivido un ricordo sbiadito nel tempo. Per la composizione della trama, l’autore raccoglie una mole di materiale che viene incastrato in un mosaico ancora incompleto. Tuttavia, a differenza dello spettacolo teatrale, nel libro inserisce più racconti, storie ed elementi storici, che rendono omaggio a chi deve sopportare il silenzio assordante di un genocidio.
Momento di commozione generale è quello finale: Cristicchi, in occasione della giornata del terrorismo, recita un racconto narrato in prima persona sull’attentato avvenuto il 18 agosto 1946 sulla spiaggia di Vergarolla a Pola, che provocò la morte di non meno di 80 persone. Tra applausi e lacrime si conclude il toccante e istruttivo incontro.
Giulia Bigliani e Ludovica Sabato
Redazione Alfieri, Torino
Nessun commento
Non ci sono ancora commenti, ma tu potresti essere il primo a scriverne uno.