La scrittura del ‘900 ha offerto numerose occasioni per esplorare il mondo interiore degli autori, approfondendo ciò che matura nello scrittore e nei suoi personaggi quando li esamina. Calvino rappresenta un modello esemplare: appuntando la sua attenzione sul tema della città, egli vi individua un tramite metaforico per indagare il suo “spazio interiore”. Ecco l’argomento del saggio di Giuseppe Lagrasta, presentato dall’autore affiancato dal professor Alberto Asor Rosa e dall’editore. Le città descritte dallo scrittore italiano risultano di due tipi: nelle “Città invisibili” incontriamo la proiezione di un immaginario che è racchiuso in noi, mentre nella descrizione della città contemporanea di New York e delle sue forme di sviluppo estremo, Calvino passa in rassegna le profonde diversità, che costituirebbero una sorta di proiezione cosmica del pensiero contemporaneo. Gli oratori hanno anche ribadito l’attualità dello scrittore tenendo in conto la sua capacità di coniugare la tradizione e l’innovazione.
L’area Spazio Incontri, presso il padiglione 2, rivive la letteratura della metà del Novecento attraverso l’introspezione analitica della figura del grande Italo Calvino.
Linda Pincelli, Liceo Classico L.Ariosto- Ferrara
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