Una nuova collana di narrativa, unicamente italiana e con una predilezione per i giovani esordienti. Con quest’idea due anni fa Tunué, casa editrice di Latina specializzata in saggistica e graphic novel, ha deciso di affidare a Vanni Santoni il compito di curare la pubblicazione di Romanzi, le cui prime uscite, presentate al Salone Internazionale del Libro di Torino dai rispettivi autori sono Dettato di Sergio Peter e Stalin+Bianca di Iacopo Barison.
Con loro, Vanni Santoni, che ha illustrato brevemente la gestazione della collana, sottolineandone gli aspetti rivoluzionari, come la decisione di pubblicare solo libri che sorprendano il lettore, poiché non ha più senso, ai giorni nostri, essere sommersi da libri prevedibili o che trattano di temi già nell’aria, anche se avrebbero un grande successo commerciale.
Nell’ampia presentazione di Christian Raimo, attualmente collaboratore di minimum fax, questa scelta viene ulteriormente spiegata, anche in termini storici e di costume. La nostra epoca, infatti, a partire dagli anni ’80 del secolo scorso ha visto una “conformizzazione” dei punti di vista adottati nei romanzi, che spesso appartengono a personaggi che vivono in città. Quest’abitudine ha portato a considerare, secondo l’esempio di Raimo, l’opinione di tutta l’Italia come fosse quella delle “sole casalinghe di Ponte Milvio”, spesso intervistate al mercato nei servizi di costume della RAI, poiché vicine a viale Mazzini.
Con la scelta di Tunué, invece, si torna a soddisfare la fame del racconto da punti di vista diversi rispetto a quelli della maggioranza, permettendo così di raccontare una generazione fragile in cui “principio di realtà e delirio possono fondersi”, creando un fiorire di disturbi mentali, come l’ansia, la cui crescita nella società è testimoniata dal crescente uso di psicofarmaci tra la popolazione.
Le nuove generazioni di scrittori, dunque, hanno approfondito uno stile che si identifica soprattutto nel genere detto realismo isterico, in cui queste psicosi vengono riflettute nei personaggi e nel loro linguaggio, cercando di arrivare alla loro causa, normalmente identificata in un trauma, la cui origine è ancora incerta.
La collana Romanzi di Tunué sceglie di dar voce a queste riflessioni, che contribuiscono ad arricchire la letteratura italiana, sperando che abbiano effetto anche sulla nostra società, poiché vi si raccontano le trasformazioni che avvengono al suo interno, nello spirito della figura di Pier Vittorio Tondelli, la cui opera è stata il modello, più volte citato, di chi ha deciso di dare importanza alle nuove tendenze letterarie.
Andrea Gabban
Liceo Classico Statale “L. Ariosto”, Ferrara
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