Bella e Gustavo, Petra e Nino, sono questi i quattro protagonisti del libro che oggi Zita Dazzi, accompagnata da Massimo Cirri, conduttore della trasmissione radiofonica Caterpillar, ci ha presentato nello spazio Book.
Due racconti che si intrecceranno tra loro fino a creare fortissimi sentimenti di amicizia e solidarietà.

Nino e Petra stanno vivendo l’estate che precede l’inizio delle superiori. Un giorno al parco vedono una baracca da cui provengono i latrati di un cane, Bella, di cui Petra si innamora e che fa di tutto per tenere con sé.

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Gustavo vive nella baracca ed è il padrone di Bella, è stato lui a salvarla dalle acque gelide del fiume in cui era stata abbandonata, per questo che lei gli è sempre fedele. Ma quando i due ragazzi cercano di avvicinarsi, Gustavo si mostra scontroso e diffidente.
Da questo momento inizia la storia: Nino e Petra impareranno ad aprirsi e ad aiutare il prossimo e Gustavo finalmente riuscirà a fidarsi delle persone.
Una storia di amicizia e di solidarietà, ma anche una storia d’amore che vede protagonisti i due adolescenti.

“Questo libro è un forte esempio delle nostre vite”, dice Cirri, “vite che viviamo come se fossimo all’interno di una bolla.
Tutti noi viviamo in un mondo fatto di bolle: le bolle della scuola, degli amici, degli amori; viviamo in questi “mondi trasparenti” uno separato dall’altro, che non entrano mai in contatto e spesso scegliere mondi e bolle a cui appartenere è un male, perché può portare ad allontanarsi da ciò che potrebbe essere interessante e aiutare a crescere.
Viviamo sostanzialmente in un mondo bollito… o bolloso, a seconda dei punti di vista” ironizza Cirri, che ribadisce il bisogno, che ognuno dovrebbe avere, di debollizzarsi, e dice che questo libro dà sicuramente degli ottimi spunti.

Quale modo migliore di concludere se non con la frase che ci sembra riassumere un po’ tutto l’incontro: “Non abbiate paura di uscire dalla vostra bolla e mettere il dito fuori, perché come abbiamo visto, spesso riusciamo ad aprire la nostra mente e vedere cose che altrimenti  non riusciremmo a vedere”.

Michela Lonardelli, Gaia Cosentino e Marta Zanotti, scuola secondaria di primo grado Galileo Ferraris – Modena

Alessandro Caruso, tutor Fuorilegge, liceo scientifico Majorana – Moncalieri