Esordisce al Salone il famoso scrittore e giornalista Robert Harris, paragonandosi al regista Stanley Kubrick, in quanto entrambi hanno attraversato nelle loro opere diversi generi.
L’autore presenta il suo ultimo libro ‘L’ufficiale e la spia‘, del quale realizzerà un film diretto da Roman Polanski; collaborazione, quella fra l’autore inglese e il regista francese, nata con la produzione del film ‘The ghost writer’, tratto dall’omonimo libro.
Il romanzo, ambientato alla fine del 1800, racconta la vera storia dell’ufficiale francese Picqaurt, che si accorge dell’ingiusta accusa mossa al capitano ebreo Dreyfus per il passaggio di informazioni segrete ai tedeschi. Incarcerato per anni nell’Isola del Diavolo, Dreyfus viene trattato in modo disumano fino al momento in cui Piquart, ormai a capo della sezione che lo aveva condannato, comincia a sospettare che l’ex capitano sia stato incastrato perchè scomodo proprio agli uomini con cui lavora; determinato a scoprire la verità, Piquart diventa fastidioso a sua volta.
Il personaggio di Dreyfus viene presentato nel libro come antipatico e sgradevole, mentre all’incontro l’autore ne svela il lato timido, orgoglioso, determinato ed intelligente. Ad aggravare la sua situazione si aggiunge il suo essere ebreo, facendo emergere il problema dell’antisemitismo.
Dreyfus diviene il simbolo di coloro che volevano cambiare la società francese, spiegando il motivo per il quale la gente lo difende in maniera così sorprendente.
Per la prima volta viene analizzato un punto di vista diverso da quello del condannato, incentrandosi su quello dell’ufficiale francese.
Harris riconosce la fondamentale importanza che la tecnologia ha giocato nella stesura del libro, ammettendo che dieci anni fa non sarebbe stata possibile. Grazie ad internet ha potuto non solo visitare virtualmente i luoghi in cui il suo romanzo è ambientato, ma anche ricercare i documenti necessari alla scrittura della storia.
L’ispirazione viene dal libro 1984 di George Orwell nel quale identifica l’importanza dell’immaginazione nella creazione delle personalità politiche.
Alla domanda “Perchè il genere storico è quello più amato dai lettori?”, lo scrittore risponde che per comprendere meglio la storia attuale è necessario conoscere quella passata.
Giovanna Buzzo, Sara Gurizzan liceo scientifico M.Pordenone
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