Appena entrate al Salone del Libro,  la prima cosa che vi colpisce sono le splendide farfalle appese che decorano tutte le pareti; infatti le farfalle sono un simbolo dell’aria come i pesci lo sono del mare, ed è proprio dedicato ai pesci e al mare il laboratorio “Acquario” organizzato dal Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli .

I bambini dai tre ai dodici anni si sono divertiti a costruire e a decorare splendidi pesciolini colorati , incollandoli su fogli laminati così potevano rispecchiarsi sul cartoncino proprio come succede con l’acqua.

A guardarli, sorprendevano la loro serietà e il loro impegno quasi fosse un lavoro.

Questo laboratorio ha insegnato ai piccoli artisti anche il fondamentale concetto di bene comune. Utilizzando come esempio l’acqua, le animatrici Anna Pironti e Paola Zanini  hanno chiesto  ai bimbi cosa significasse per loro bene comune; numerose sono state le risposte: per alcuni rappresenta l’armonia delle cose belle, per altri sono le cose più belle condivise con tutti .

Alla fine dell’ultimo quarto d’ora i bambini hanno già  terminato il loro lavoro: mancano solo gli ultimi ritocchi e poi i pesci saranno liberi di andare a nuotare nei loro bellissimi acquari.

Paula Voerzio, scuola secondaria di primo grado Caduti di Cefalonia – Torino

 

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Oggi abbiamo riscoperto l’arte di Monet e la pittura impressionista,nel corso di uno dei tanti laboratori realizzati dal Dipartimento Educazione Castello di Rivoli. L’ambiente in cui abbiamo lavorato riprendeva l’idea di uno stagno pieno di ninfee di svariati colori.

Utilizzando i colori- dal rosa al giallo, passando per il blu – per rendere la profondità e la luce, abbiamo incollato tanti piccoli pezzi di carta su un foglio dove era già disegnata la sagoma del fiore e abbiamo creato delle stupende ninfee, degne di Monet. Abbiamo concluso applicando strisce di carta azzurra e blu per riprodurre l’effetto di uno stagno in cui vivono le ninfee. Praticamente abbiamo ricreato, con un collage, un vero e proprio quadro. L’effetto era lo stesso della pittura.

Al laboratorio erano presenti molti bambini, entusiasti di pasticciare con le mani, divertirsi ad inventare, prendendo ispirazione per creare qualcosa di nuovo.  E’ stato un modo di lavorare molto piacevole che può essere per noi fonte d’ispirazione per altri lavori originali.

Monet, famoso pittore impressionista, ci è stato spiegato, osservava la natura da vicino e la dipingeva dal vero, utilizzando le diverse sfumature del colore per riprodurlo come se fosse esposto alla luce.

Ilaria Olmo, Scuola Secondaria di Primo Grado Caduti di Cefalonia – Torino