“E’ un libro inconsueto che offre un incredibile panorama della Germania nella sua totalità”

Elsa Fornero 

Sappiamo pochissimo della Germania, in parte a causa della barriera linguistica, in parte per una pigrizia propria del nostro Paese, che consiste nel non volersi dedicare a lavori di analisi e confronto.

Durante l’incontro di oggi al Salone Internazionale del Libro, Patricia Szarvas presenta il suo nuovo libro “Ricca Germania, poveri Tedeschi”, in cui tenta di fornire agli Italiani mezzi necessari a colmare lacune e mancanze sulla cultura e la società tedesca. Riportando uno spaccato sociale della Germania, sottolinea una composizione in cui prevale il lavoro povero e in cui sono presenti norme che incentivano al lavoro precario.

Al dibattito hanno preso parte anche l’ex ministro tedesco Georg Otto Schily ed il ministro-economista Elsa Fornero.

L’argomento prevalentemente trattato è la situazione economica della Germania, Paese in cui il tentativo di risollevare le sorti del mercato attraverso un lungo processo di riforme è spesso ricaduto in una serie di contratti atipici di cui le aziende hanno abusato. Il numero di disoccupati è senza dubbio diminuito. Tuttavia, quello degli occupati non riesce a sopravvivere con ciò che guadagna, necessitando di un aiuto economico da parte dello Stato. E’ proprio per questo che in Germania si sta tentando di introdurre il “salario minimo”, secondo cui nessuno deve percepire uno stipendio sotto una determinata soglia. Non si tratta di una questione sociale, bensì di una teoria di mercato, il cui scopo è quello di ottenere una società solidale ed equa. Riguardo a ciò, è stato anche sottolineato il trinomio ricorrente che lega flessibilità, abuso e precariato, portando ad una situazione di disomogeneità.  E’ necessario, dunque, che le istituzioni offrano flessibilità per permettere al mercato di essere competitivo. Inoltre, bisogna stare attenti affinchè la disuguaglianza non si allarghi , in quanto, in presenza di precariato, potrebbero presentarsi rischi di governabilità e di povertà.

Questo libro, scritto prima delle elezioni del 2013, va contro la globalizzazione, la crescita del precariato e i rischi di governabilità che potrebbero sorgere, ponendosi come sussidio nei confronti di chi lavora ma non guadagna abbastanza. E’, quindi, un libro per esortare la Germania a fare grandi passi verso un futuro di progresso economico, non solo aumentando la quantità del lavoro, ma anche e soprattutto la sua qualità.

Federica Brutti e Federica Guizzo

Redazione Alfieri