Questa è la domanda con la quale Paola Bisio, Nadia Selvaggi e le ragazze dell’associazione SOS Telefono Azzurro ONLUS hanno aperto l’incontro “Per il nostro bene: diritti in rete”.

Hanno spiegato al pubblico formato per la maggior parte da ragazzi e ragazze delle medie come sia importante tutelare e non divulgare i propri dati personali in rete e fare un corretto utilizzo dei social network.

Utilizzando un computer portatile, hanno mostrato un video riguardante bullismo e cyberbullismo che spiegava l’importanza di non tacere di fronte a episodi del genere, di farsi sentire, di aiutare la vittima che magari non ha il coraggio di parlare del problema agli adulti.

In più hanno fatto vedere come sia possibile contattare il Telefono Azzurro chiamando il numero 19696 o chattando con un operatore interno che solitamente è un giovane dai 14 ai 18 anni.

L’incontro ha avuto anche una parte pratica nella quale le ragazze dell’associazione insegnavano a creare un profilo Facebook un po’ diverso, che ci rappresentasse, ma senza inserire dati personali. Ad esempio invece di mettere una propria foto suggerivano di inserire l’immagine di un’attività che ci piace fare, mettere un nickname, un soprannome invece del proprio nome, non inviare o scrivere messaggi privati che possono essere divulgati in rete.

E’ stato un incontro molto interessante perché riguarda un problema della vita di quasi tutti gli adolescenti. Infatti la maggior parte di loro utilizza social network e sono frequenti i casi di cyberbullismo, o di ragazzi che finiscono di farsi del male o addirittura suicidarsi a causa di persecuzioni o insulti che nascono proprio in rete.

Chiara Keller e Martina Atzeni, scuola secondaria di primo grado Caduti di Cefalonia – Torino