La casa editrice Adelphi ha proposto un progetto molto interessante: ha selezionato tra i numerosi libri da essa pubblicati le migliori pagine e le ha riproposte nella raccolta “Adelphiana” che contiene frammenti d’autore scritti dal 1963 e il 2013. Tra i testi proposti emergono quelli di G. Simenon, il famoso giallista francese, quelli di W. Glenway accompagnato da un commento de “Il falco pellegrino” e quelli di I. Nemirovsky, la celebre scrittrice francese di origine ucraina.
La lettura dei testi è stata affidata a Valter Malosti, insegnate presso il Teatro Stabile di Torino (TST) e direttore del corso per attori, che con la sua voce ha incantato la sala e gli spettatori.

La prima si è concentrata su una critica alle copertine, infatti grazie a Simenon è stata superata l’idea che questa, ispirando il lettore, lo convinca che il contenuto sia intrigante. Lo scrittore ha saputo scegliere copertine-capolavoro che rispettassero il contenuto dei libri e  proprio grazie a lui, da allora in avanti, si è effettuato un attento studio e una mirata scelta delle immagini.
Al contrario del primo testo letto, il secondo ha come oggetto di discussione alcune pagine tratte da “Il falco pellegrino”, definito da molti un piccolo capolavoro. Viene presentata la figura del personaggio più dinamico e affascinante: Alexandra Henry, che viene descritta come una donna di mezz’età che si cura molto del proprio aspetto, dotata di una spiccata intelligenza e di un fascino magnetico.

Il terzo passo scelto  tratta il tema della guerra e lo fa attraverso le pagine di “Suite francese” di Irene Nemirovsky. E’ importante ricordare che questo romanzo è una recente scoperta in quanto per molti anni è stato tenuto chiuso in una valigia. Inoltre grazie ad esso la letteratura francese acquisì una maggiore importanza permettendo al mondo di scoprire una così brillante scrittrice. All’interno del libro si intrecciano le vite e le storie di personaggi memorabili e in grado di catturare l’attenzione del lettore fino all’ultima pagina.

Per finire è stato scelto un testo di Roberto Bolaño, poeta e scrittore di origine cilena che con Adelphi ha pubblicato nove libri tra i quali “Stella distante“, “Amuleto” e “Il Terzo Reich“. Di questi nove quattro titoli sono stati pubblicati postumi, ovvero in seguito alla morte dell’autore.

Maria Alexandra Craciun e Rudon Kodheli, Redazione Alfieri