L’ultimo incontro del progetto Europa a 16 anni si svolge all’insegna della parola “circo”. Andrea Bajani e due ragazze tedesche, che fanno parte del suo progetto, hanno chiesto che cosa il circo rappresentasse per Bjorn Larsson, il quale essendo un viaggiatore “di professione”, lo ha identificato con queste parole: “arena viaggiante” composta da persone che superano le barriere del nazionalismo. Viene abbinato subito il concetto di nomadismo, che è per antonomasia una pratica che costringe le persone ad abbandonare la propria identità nazionale. I nomadi non sono però da confondere con gli emigranti e con gli immigrati, i quali non hanno prospettive di vita nel loro Paese e hanno la stretta necessità di cercare fortuna in un’altro luogo.
In quanto grande navigatore, non si è potuto fare altro che chiedere a Bjorn cosa fosse per lui un’ancora, soprattutto in contrapposizione al viaggio e allo spostamento continuo del circo; ha risposto che nella sua vita l’ancora non è solo un oggetto, ma ha rappresentato i momenti di stabilità e sicurezza e anche un punto di arrivo o una soluzione; essa, per molti paesi europei consiste nel trovare un equilibrio culturale ed economico, ciò si configura spesso nel nazionalismo eccessivo, a causa del quale si tende ad ignorare quello che succede oltre le proprie frontiere.
Ha concluso regalandoci una sua opinione su ciò che è per lui la globalizzazione, cioè solamente un fenomeno economico e commerciale che non riguarda gli individui singoli proprio perché, mentre gli oggetti provenienti da altre nazioni hanno libero accesso in ogni luogo, per le persone l’ingresso a Paesi stranieri è limitato.
Federica Romania e Beatrice Rossini
Redazione Alfieri
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