Come fanno due storie con personaggi differenti e scrittori diversi a incontrarsi? Così Eros Miari ha iniziato l’incontro che vede come protagonisti due libri e tre scrittori : “Il volo dell’ Asso di picche” di Christian Hill, e “L’ Eroe invisibile” di Luca Cognolato e Silvia Del Francia.

L’eroismo è il tema principale, ma non l’eroismo che conoscete voi come possono esserlo le vicende di Spiderman o di Superman. Un eroismo di persone normalissime che decidono di rischiare la propria vita per salvare quella degli altri o incoraggiare i loro compagni. E’ il caso di Giorgio Perlasca realmente esistito e protagonista di “L’eroe invisibile”, ma anche di Attilio, Bepi, Ilario e Martino creati invece dalla fantasia di Christian Hill.

La storia di Giorgio Perlasca si svolge a Budapest in Ungheria, durante la seconda guerra mondiale. Giorgio è all’estero per lavoro e sta cercando di tornare in Italia: vedendo l’orribile persecuzione di cui sono vittime gli ebrei ungheresi decide di fingersi l’ambasciatore spagnolo per salvare più vite che può. Grazie a lui più di cinquemila persone di origine ebraica furono protette dal governo di Spagna  e salvate; per questo Perlasca è ritenuto uno dei Trentasei Giusti di cui racconta una leggenda ebraica. Secondo questa leggenda in ogni epoca vivano trentasei uomini giusti: è solo grazie a loro che Dio non distrugge il mondo. In onore di Perlasca nel settembre del 1989 è stato piantato nello Yad Vashem, il Giardino dei Giusti, un albero che ricorda le migliaia di vite che ha salvato.

“L’Eroe Invisibile” è una storia d’amore verso gli altri, un’ avventura e “una storia normale” perché il protagonista non è un supereroe. I due autori ammettono che non è stato facile scrivere questa storia in coppia; Silvia e Luca hanno dato vita a un dibattito che è durato tre anni e che ha avuto come risultato questo bellissimo libro.

I protagonisti de “Il volo dell’Asso di Picche” sono quattro ragazzi con la passione per il volo. Attilio, Bepi, Ilario e Martino vivono in un paesino accanto a una base militare; un giorno, decisi a vedere da vicino l’aereo Caproni entrano nella base militare, dove li attende una macabra scoperta: tutti i soldati, gli aviatori e i macchinisti sono morti. Entrando in possesso, per puro caso, degli ordini del Comando decidono di svolgere loro stessi la missione che quegli ordini assegnano e di decollare a bordo del Caproni. Arrivati sul campo si rendono però conto di quale sia il vero volto della guerra e cercano di infondere coraggio ai soldati a terra. Tornano dalla missione feriti ma salvi e consapevoli di ciò che comporta la guerra.

“Il Volo dell’Asso di Picche” è frutto dell’immaginazione di Christian Hill, ingegnere aeronautico che con questo libro vuole parlare di guerra perché, dice, “la guerra è qualcosa di assurdo e parlandone questo orrore rimane impresso e la si tiene lontana”.

Ma come si diventa Eroi con una bugia? Semplice, basta che la bugia sia detta a fin di bene. Come ha fatto Perlasca che si è finto ambasciatore spagnolo per salvare gli ebrei e come hanno fatto i quattro protagonisti aviatori per infondere coraggio nelle trincee italiane.

Chiara Keller e Eleonora Mantovani, scuola secondaria di primo grado “Caduti di Cefalonia”, Torino