All’Indipendence Corner del Salone del Libro si sono confrontati, in data 12 maggio, la celeberrima autrice Margherita Oggero e Pino Pace, autore importante per la scrittura di poesie haiku. Il loro compito, svolto in maniera sublime, era quello di illustrare i vari aspetti peculiari della produzione letteraria di un autore.

Pino Pace

Pino Pace

A prendere per prima la parola è stata la Oggero, che, con il sorriso stampato sul volto, ha iniziato a raccontare delle sue esperienze nel mondo della letteratura, narrando il rapporto con i suoi numerosi editori e con i fans che, giorno dopo giorno, le mandano i propri scritti affinché vengano valutati. Pino Pace invece ha parlato di come sia iniziata la sua “passione” per la poesia haiku, su cui aveva pubblicato sia un libro per bambini -che sono i più capaci a scrivere seguendo questa corrente- sia un altro che metteva in relazione poesia e ciclismo; sostiene inoltre che, pedalando, gli siano venuti in mente spunti per più di cento haiku

Durante la conferenza sono emerse analogie tra i due scrittori, come il disappunto riguardo al genere fantasy e il disprezzo nei confronti dei concorsi letterari “fasulli” (e, precisa Pace. anche dei pdf lunghi 500 pagine).  Con la Oggero si è a lungo discusso del suo libro Così parlò il nano da giardino e dell’ispirazione che ha avuto per la trama del libro. Con il Pace si è parlato invece di Un gatto nero in candeggina finì, la sua raccolta di haiku per bambini già citata. Entrambi sono riusciti a rendere un brandello di Salone totalmente assorto nell’udire le loro parole, i loro pensieri, le loro opinioni e a farlo sognare con loro.

Andrea Calogero, Andrea Santamaria

Redazione Alfieri