Al termine del Salone del Libro 2014 nel Bookstock Village si sono riuniti alcuni dei più importanti organizzatori dell’evento per trarre le conclusioni di quanto accaduto in questi cinque giorni.
Il presidente Rolando Picchioni, nel prendere la parola, ha ringraziato tutti coloro che hanno reso possibile la manifestazione ed in particolare il Segretario di Stato, gli altri numerosi rappresentanti del Vaticano e le autorità presenti. La fiera ha infatti nuovamente raggiunto risultati al di là delle aspettative, anche grazie al supporto dei molti autori stranieri che hanno partecipato alle attività in programma. Elemento cardine di questo successo è stato il pubblico, che ha seguito con grande partecipazione ed interesse gli incontri nelle capienti sale del Lingotto. Un doveroso e speciale ringraziamento  è stato fatto anche a chi, lavorando dietro le quinte,  ha reso possibile tali risultati: tra gli altri, gli architetti che hanno allestito le sale in modo accattivante e colorato e gli addetti alla logistica che, nonostante i molti visitatori, sono riusciti a mantenere l’ordine.
La partecipazione dei giovani è stata importante: sono stati più di 97000 quelli che hanno preso parte alle iniziative del Bookstock Village e che hanno visitato il Salone. Altri importanti autori ed esponenti del mondo politico hanno elogiato il lavoro svolto e comunicato le cifre positive che anche quest’anno sono in aumento rispetto al 2013. Roberto Cota, oltre al valore culturale, ha sottolineato anche l’aspetto economico: il Salone attrae moltissimi turisti a Torino ed è stata venduta una grande quantità di libri. Ernesto Ferrero, direttore editoriale del Salone,ha  sottolineato il costante miglioramento delle iniziative sia sotto il profilo qualitativo che sotto quello quantitativo. Ha poi sottolineato che Torino è la vera e propria capitale morale del libro ricordando quanto, dalla nascita dell’iniziativa, il clima all’interno di essa sia diventato molto più famigliare sia tra i partecipanti che tra gli editori e gli organizzatori. Discutendo poi con Giuseppe Culicchia e Pasquale Iacobone sono emersi ulteriori aspetti positivi riguardanti le conferenze e i dibattiti, soprattutto quelli riguardanti il Vaticano, paese ospite, che hanno registrato più di 10000 presenze. In realtà la Santa Sede avrebbe dovuto essere parteciparvi nel 2015, ma pur avendo anticipato di un anno l’evento ha saputo riscuotere un gran successo, attraverso una serie di proposte incentrate non solo attorno al messaggio cristiano ma anche alla storie e al dialogo fra posizioni filosofiche diverse. Il Salone del Libro ha quindi, anche per questo anno, svolto a pieno la sua funzione di promozione della lettura, trasmettendo in particolare quel principio di cui ha parlato il Presidente della Provincia di Torino, quello del non appagamento, che porta a migliorarsi sempre e a pensare al futuro.

                                                                                                           Maddalena Valentini e Margherita Toso,

Redazione Alfieri