Oggi a Pordenonelegge è stato presentato il libro del professor L Gallimberti “Morire di Piacere”, in un incontro fortemente voluto dei pediatri della provoncia, e che si era posto l’obiettivo di presentare il problema delle dipendenze nella fascia d’età dei più giovani.

Nelle ultime generazioni, e al contrario di quelle precedenti, il problema che si è presentato è la polidipendenza, poco legata all’uso delle sostanze stupefacenti e che invece riguarda, in modo particolare, l’abuso di alcool, il gioco d’azzardo e la pornografia online.

Il saggio affronta in modo originale questo problema e ne propone come soluzione definitiva la prevenzione, in quanto la cura è un processo estremamente complesso che è difficile da portare a termine.

“Il piacere è un’emozione comune a tutti gli esseri viventi, è necessaria per lo sviluppo della vita sul pianeta, ed è il risultato di un processo fondamentale che implica sofferenza e desiderio”, dice il professore; “ un piacere continuo, non intervallato da momenti di desiderio, non viene considerato tale ma viene definito uno stato di eccitamento costante, che riduce la persona all’animale.”

L’esperto ha poi affermato che le ultime generazioni vivono in un contesto sociale, caratterizzato dalla tecnologia digitale, che le spinge ad abbandonare il piacere della lettura, indispensabile per lo sviluppo del ragionamento e della memoria e in questo modo avvengono delle modificazioni neurologiche.

Un’attenzione particolare è stata dedicata al ruolo che i genitori hanno nei confronti dei propri figli. E’ importante, infatti, sin da quando sono piccolissimi, non “uccidere” la loro volontà di desiderare, dando la possibilità di ottenere subito l’oggetto desiderato, al fine di far comprendere quanto li possa realizzare averlo ottenuto con la fatica.

“Il primo sintomo di insoddisfazione”, ha ribadito Gallimberti, “ è la mancanza di sonno”, la quale porta il ragazzo a gettarsi sul cosiddetto “cibo-spazzatura”, che lo appaga solo apparentemente, o a passare più tempo del dovuto davanti allo schermo del computer.

In questi casi, un genitore attento dovrebbe essere in grado di accorgersene subito e non sottovalutare il problema, in quanto si tratta del primo passo prima di ricercare un ulteriore espediente per placare la propria insoddisfazione. Un dato allarmante è proprio il numero sempre in crescita di bambini con disturbi del sonno.

Si tratta di un circolo vizioso inestricabile che porta inevitabilmente alla perdita di controllo del piacere. Per far capire meglio il fenomeno, il pediatra ha spiegato che ci sono due pilastri fondamentali che muovono la società: l’aggressività e il piacere. Ed è proprio quando non si riescono a controllare entrambe le cose che si legano, poiché è proprio quando non bastano più i piaceri naturali che si ricorre all’aggressività per ottenerne degli altri. Per concludere l’incontro, Gallimberti vuole mandare il messaggio ai genitori di sviluppare la cultura sull’argomento, su cui c’è ancora tanta ignoranza, e di abituare i bambini al sonno e al piacere fin dalla nascita.

Chiara Cozzarini e  Federica Rolfo

liceo M. Grigoletti e liceo V. Alfieri