Nel giardino del chiostro di San Paolo, alle 16:30 del secondo giorno del festival, si è svolto l’incontro con il vicedirettore di Internazionale Alberto Notarbartolo, il direttore editoriale del mensile Rumore e batterista dei Perturbazione, Rossano Lo Mele e Pier Andrea Canei, giornalista per Style. In questa conferenza si è cercato di definire la recensione “perfetta” nell’ambito della musica e il cambiamento della sua importanza nel corso del tempo. Infatti, prima della diffusione di internet, per scoprire nuova musica era necessaria la lettura di una recensione e l’acquisto del disco, mentre oggi l’ascolto di nuovi singoli è immediato e gratuito, a discapito delle case discografiche.
L’importanza delle recensioni rimane invariata per chi produce dischi, mentre è sicuramente diminuita per l’ascoltatore medio che, grazie ad internet, non è più abituato a comprare dischi ma preferisce ascoltarli gratis.
Nonostante la recensione cartacea abbia maggiore rilevanza, in alcuni casi anche quella online ha decretato l’ascesa di un cantante o di un gruppo. Esemplare è il caso degli Arcade Fire che si sono posizionati tra le band pop/rock più rilevanti dell’ultimo periodo proprio grazie ad una recensione. La diffusione della rete e di siti web quali Youtube e Spotify, hanno determinato la popolarità di artisti come Pink, Rihanna o Lady Gaga, che tutt’ora continuano a spopolare con le loro canzoni martellanti: gli Smash Hits.
E’ inoltre cambiata la modalità con cui si scrive la recensione musicale, anche a causa degli spazi di cui dispone nei giornali: adesso si dà molta più rilevanza alla vita dell’artista senza però fornire informazioni precise sulla sua musica.
Discutendo sull’evoluzione e l’importanza della recensione, che non deve certamente apparire come banale formula di segnalazione, non si è comunque riusciti del tutto a darne una definizione precisa. Gli interlocutori hanno fatto riferimento ad alcune illustri recensioni, che tuttavia non hanno ancora raggiunto la perfezione.
Articolo di Adriana Pretula e Chloé Friard.
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