Anche quest’anno il Padiglione 1 ospita Officina – l’Editoria di progetto, uno spazio dedicato agli editori indipendenti. A pochi minuti dall’apertura abbiamo intervistato alcuni di loro, mentre ancora fervevano i preparativi.
Dalle varie interviste è emerso che al giorno d’oggi quello dell’editore indipendente è un mestiere duro, gravoso: la crisi è evidente anche in questo settore, sempre più in declino per la pesante tassazione e l’avvento dell’E-Book, il libro digitale. Una signora dietro uno stand ha riferito il suo sconforto e pessimismo per il futuro del suo lavoro nel campo dell’editoria, che pratica da tutta la vita e a cui è molto affezionata: “Le tirature sono sempre più limitate, arrivano addirittura a sole 60 copie a volte, e le tasse, in particolare quella sui rifiuti, e l’affitto del magazzino aumentano esponenzialmente. Sta diventando un lavoro di sopravvivenza.”
Per molti di loro non è la prima volta che allestiscono uno stand al Salone; alla domanda su quali fossero i vantaggi portati da questo evento, la maggior parte ha sottolineato la potenziale visibilità e l’occasione di emergere. E’ molto apprezzata la tipologia di pubblico, particolarmente attento interessato e vario (vi sono, infatti, persone provenienti da tutta Italia). Tuttavia sono stati riscontrati alcuni lati negativi: prima di tutto i costi dell’affitto dello stand, che sono piuttosto elevati, e il rientro non è assicurato; poi, l’essere editori indipendenti non garantisce una posizione fissa all’interno del Salone e di grande rilievo.
Il pubblico che frequenta Officina è alla ricerca di letture particolari, che non è possibile trovare nei cataloghi delle grandi editorie o nell’arco dell’anno: il Salone diventa un luogo per scoprire autori ed editori emergenti e questo è una delle sue più grandi particolarità. Oltre ai lettori specializzati si possono vedere molti giovani, per lo più scolaresche delle scuole medie e superiori, condotte qui per scoprire questa realtà e trascorrere qualche ora tra le pagine di un libro.
Francesco Gagliano e Sara Ferrero
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