La Grande Guerra attraverso punti di vista diversi: questo hanno raccontato ieri mattina i quattro autori protagonisti dell’affollato evento che si é svolto al Salone Internazionale del Libro per prendere posizione sul tema della Grande Guerra. “Noi non abbiamo vissuto la Grande Guerra – ha detto Guido Sgardoli, autore del bel romanzo Il giorno degli eroi (Rizzoli) – , ma la Grande Guerra ci coinvolge tutti, perché fa parte di noi, della nostra identità, della nostra Storia. Spesso ci dimentichiamo che gli eroi veri non sono quelli dei fumetti, ma persone in carne ed ossa, come i soldati che hanno combattuto per la Patria. Il mio libro non parla di eroi o di supereroi, ma di persone che decidono di non combattere e di non sacrificare la loro umanità”
Beatrice Masini, editor del libro Fuori fuoco (Bompiani) di Chiara Carminati, ha raccontato che, per scrivere questo romanzo, Chiara ha letto parecchi diari di donne ambientati in quel periodo e ha scritto il suo libro basandosi su numerose testimonianze. La storia è dedicata a chi subisce la guerra e la combatte da casa come le donne. ” La guerra infatti non la combattevano solo gli uomini al fronte, ma anche le donne che rimanevano a casa sperando ogni giorno di rivedere figli, mariti e nipoti . Ed è proprio con gli occhi di una ragazza che Chiara ha deciso di scrivere questo libro.”
“La musica ha salvato la vita di mio nonno. Ho voluto unire la sua storia con quella di Hemingway, noto scrittore americano” racconta Luisa Mattia, scrittrice del libro Hemingway e il ragazzo che suonava la tromba (Piemme).
Massimo Birattari ci ha portato nel cuore dei combattimenti, della vita quotidiana in trincea, delle battaglie di terra e di mare, dei primi bombardamenti aerei, attraverso le molteplici voci dei protagonisti.
La riflessione su quanto è accaduto durante la guerra ha contribuito al coinvolgimento del pubblico: i ragazzi presenti hanno posto numerose domande agli autori, che hanno risposto con entusiasmo e interesse. Ciò che ci ha stupite di più è come siano riusciti a parlare di un tema così toccante e complicato a noi ragazzi che non abbiamo vissuto in prima persona ciò che è accaduto in quegli anni.
” Il coraggio di prendere posizione sta anche nel ribellarsi al male e alla guerra, come fa Silvio, il protagonista del mio libro, quando decide di smettere di combattere. È lì che riconosce che la guerra non è qualcosa di glorioso e di eroico, ma qualcosa di cui vergognarsi” così dice Guido Sgardoli, concludendo in modo significativo l’incontro.
Voci diverse, per non dimenticare.
Giulia Lubatti, Rebecca Barberis, I.C. Peyron, Emanuela Infante, Liceo Teatro Nuovo
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