Prendere Posizione è uno dei temi principali di questa ventottesima edizione del Salone del Libro di Torino. Oltre alle conferenze e ai laboratori del BookStock Village incentrati su questo argomento, esistono altre testimonianze che vale la pena raccontare, e una di queste si cela dietro al piccolo stand di Marotta&Cafiero.
La storia di questa coraggiosa presa di posizione viene da Scampia, quartiere “difficile” di Napoli per antonomasia. A raccontarmela è Rosario Esposito La Rossa, occhi azzurri penetranti di chi sa esattamente cosa sta facendo e sorriso sincero di chi è felice di farlo. Tutto è cominciato con un lutto: nel 2004 infatti Antonio Landieri, cugino disabile di La Rossa, è stato ucciso durante una faida di camorra all’età di soli 25 anni, l’ennesima vittima innocente di mafia.
Lui e i suoi amici, allora diciassettenni, hanno realizzato che non avrebbero potuto restare in silenzio davanti ad una morte così assurda. Per questo hanno pubblicato un primo libro con Marotta&Cafiero, storica casa editrice dal 1959, e successivamente l’hanno rilevata. Da allora pubblicano libri di impegno civile, politico, sociale e sportivo, libri che La Rossa definisce “zanzare”: danno fastidio ma fanno riflettere molto. Non costano più di dieci euro in modo che tutti se li possano permettere, e i volumi sono rigorosamente stampati su carta riciclata, con inchiostri non inquinanti e collanti non dannosi. Un altro dei concetti di base della loro politica editoriale è infatti l’ecologia, il risparmio energetico e il rispetto dell’ambiente.
Attualmente è una cooperativa di giovani a gestire la casa editrice e a portarla nelle fiere: riescono a pubblicare una ventina di libri all’anno, ma soprattutto colgono questa occasione come un riscatto all’interno di un ambiente in cui la criminalità organizzata è così profondamente radicata. La comunità che si è creata infatti non agisce solo a livello imprenditoriale ma anche sociale, attraverso progetti di riqualificazione del territorio.
Anche qui al Salone del Libro riescono a portare un po’ della proverbiale simpatia napoletana: partendo da un concetto in cui credono fermamente, “Con la cultura si Mangia”, ogni giorno per due ore i libri del loro stand costano soltanto cinque euro, e vengono “serviti” in un cartone da pizza. Meglio di così…
Giulia Cibrario, Redazione Bookblog
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