Twletteratura è il nome del metodo con cui, attraverso l’esperienza interattiva e la riscrittura mediata da Twitter, si propone la lettura di opere della letteratura, delle arti e della cultura e la loro divulgazione. Questa metodologia è stata sperimentata a partire dal gennaio 2012 da Paolo Costa, Edoardo Montenegro e Pierluigi Vaccaneo, attorno ai quali si è aggregata una comunità vasta di diverse migliaia di appassionati e alcune centinaia di riscrittori regolari.
La comunità sceglie un libro, lo legge e lo commenta riscrivendolo su twitter. Ciascun utente propone la sua interpretazione in forma di tweet.
Questo progetto ha lo scopo di avvicinare i giovani alla lettura con qualcosa di coinvolgente e innovativo, permette una lettura attenta e profonda ed educa alla sintesi, incoraggia lo scambio di idee e stimola il consumo dei libri.
Quest’inverno inizierà un nuovo programma di lettura sperimentale ideato per gli studenti delle università americane per aiutarli a imparare meglio l’italiano.
Gli autori pensano che la lettura stimoli emozioni e proietti in un mondo alternativo, aiuti a riflettere e a connettersi e che sia oggetto di conversazioni offline o online.
Per gli insegnanti il libro stampato è il miglior dispositivo, ma usano anche e-book, LIM, smartphone, frequentano i social network e sentono di poter aiutare i nativi digitali.
Secondo loro leggere in classe stimola lo spirito critico, la riflessione, il dialogo, la fantasia, il divertimento; funziona meglio quando fatto ad alta voce; richiede doti extra dell’insegnante.
Il primo libro letto in questo progetto è stato Amleto di William Shakespeare. Il prossimo libro sarà invece La tregua di Primo Levi.
Ma il vero punto clou del progetto è la nuovissima app Betwyll, molto simile a Twitter ma con più funzionalità, anche se il loro scopo non è entrare in competizione con la nota app, ma migliorare il rapporto che c’è tra i ragazzi e la lettura. Permetterà di trovare il testo e i commenti in un’unica interfaccia e di caricare testi sull’applicazione in modo tale che gli insegnanti possano impostare in modo autonomo giochi di scrittura. Per questa applicazione, ancora in beta, molti utenti sono tenuti a scrivere dei feedback in modo tale che l’app migliori sempre di più. Ci si può iscrivere al betatest tramite il sito internet. ( http://www.betwyll.com/website/ )
Promotore del progetto è il liceo delle scienze applicate di Civitavecchia, che ha coinvolto cinque delle sue classi. Altre scuole hanno partecipato e ci ha colpito la storia di una ragazza ipovedente che ha trascritto Hamleto nell’alfabeto Braille.
Federica Guzzi Susini e Maddalena Luisoni, I.C. Peyron.
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