«Perché ha ancora senso parlare di Auschwitz oggi? Perché è importante discutere di memoria?»
Per rispondere a questi interrogativi il programma del Salone del libro propone l’incontro Pagine di memoria che si terrà Lunedì 22 maggio, ore 15:00 in Sala Azzurra.
Quest’anno al Salone più di un evento sarà dedicato alla memoria della Shoah.
Venerdì 19 Maggio ore 10.30, infatti, ci sarà la presentazione dell’Ottava Lezione Primo Levi: “Primo Levi e i tedeschi”. I relatori Martina Mengoni e Domenico Scarpa sottolineeranno come, durante gli anni Sessanta, Levi abbia messo in atto ogni sua capacità analitica, comunicativa e umana per «capire i Tedeschi»: fu per lui un’esigenza quotidiana e insieme un potente germe creativo.
«Non posso dire di capire i tedeschi» scrisse Primo Levi nella prefazione della traduzione tedesca di Se questo è un uomo, pubblicata nel 1961. Che i tedeschi abbiano reso difficile la vita di Primo Levi è un dato di fatto. Come questa relazione travagliata, ondivaga si sia modificata nel tempo è quanto occorre ricostruire. Oggi lo si può fare contando su una mole di documenti poco noti o inediti, provenienti da archivi di tutta Europa.
Ancora oggi Primo Levi come scrittore, uomo di scienza, intellettuale del suo e del nostro tempo, grazie alla chiarezza delle sue parole, rappresenta una testimonianza indispensabile e insieme una presenza pienamente riconosciuta a livello internazionale. È divenuto ormai un classico della letteratura e del pensiero contemporanei. Occorre quindi prestare una particolare attenzione, come quella riservata dal Salone del Libro, che ne faccia emergere i diversi registri e ne misuri la profondità.
Benini Sara e Khalil Zantou, Liceo Ariosto.
Nessun commento
Non ci sono ancora commenti, ma tu potresti essere il primo a scriverne uno.