Oggi 10 maggio nel Padiglione 1, all’ interno della Sala Internazionale, è avvenuto un incontro tra lo scrittore irlandese Philip O’ Ceallaigh e l’autore italiano Paolo Zardi. Quest’ ultimo ha presentato attraverso un’ intervista il nuovo libro del collega straniero intitolato “La mia guerra segreta”.

Il testo, edito da Racconti, è, come intuibile dal nome stesso della casa editrice, un’insieme di storie indipendenti e legate tra loro unicamente dal tema comune della guerra. La prima domanda di Zardi è stata proprio riguardo la scelta dell’ argomento usato come filo conduttore e Philip ha risposto spiegando che il libro, nonostante la recente pubblicazione, è stato scritto subito dopo i fatidici eventi dell’attentato alle Torri Gemelle e la conseguente guerra con l’Iraq, i quali hanno riscontrato in lui un certo interesse.

In seguito alla domanda postagli riguardo al fatto che è solito scrivere più racconti che romanzi, O’ Ceallaigh ha ribattuto sostenendo di non essere un abile scrittore di testi lunghi e di prediligere lavori brevi, in quanto in ogni suo tentativo di composizione di un romanzo si è sempre dilungato eccessivamente.

Infine Paolo ha rilevato di aver riscontrato una particolarità: nelle 353 pagine del libro compare infatti la parola “strada” per ben 145 volte; a questo dato l’autore ha risposto che in molte storie, così come nella propria, vi sono diversi personaggi che, o metaforicamente o fisicamente, sono partiti per viaggi e a questo è probabilmente dovuta la ricorrenza della parola.

Roberta Peiretti e Alessandro Renacco,
Liceo Alfieri