“Pretendo di poter sognare un mondo senza muri” dice Carlo Greppi durante l’incontro nella Sala El Dorado, in occasione della presentazione del suo nuovo libro “L’età dei muri”, edito da Feltrinelli. I ragazzi del liceo di Pordenone conducono l’incontro ponendogli alcune domande a cui lui risponde in modo cordiale ed esaustivo.

La passione per la storia gli è stata trasmessa dal padre e da un suo professore universitario. Dopo aver scritto diversi saggi storici sul XX secolo, propone in questa occasione un libro incentrato sulla storia del Novecento e lo definisce un ibrido tra saggio storico e romanzo, poiché coniuga la narrazione oggettiva degli eventi con il linguaggio romanzato usato per descriverli. Ha deciso di pubblicarlo in occasione del trentesimo anno dalla caduta del muro di Berlino. Lo scrittore rivela inoltre che questo è il libro sulla stesura del quale è tornato più volte per trovare la forma migliore; sottolinea anche che è il compito dello storico è di informare e di far conoscere ai lettori avvenimenti dimenticati e nomi trascurati.

I quattro protagonisti del romanzo sono molto diversi tra loro, ma hanno tutti contribuito ad abbattere i muri del loro periodo storico: John Runnings fu il primo uomo a salire sul muro di Berlino per abbatterlo;  Emanuel Ringelblum fu uno storico intrufolatosi nel ghetto di Varsavia per descriverne gli orrori e Joe Julius Heydecker fu un soldato tedesco che denunciò con le sue foto cosa succedeva in quello stesso ghetto. Più famoso invece Bob Marley che ha cantato la lotta contro l’oppressione razziale.

Il libro di Greppi è destinato anche a sensibilizzare i lettori sul diritto di libertà di circolazione che dovrebbe essere fondamentale, ma al giorno d’oggi spesso è solo un privilegio.

Livia Bonello, I.C.Caduti di Cefalonia-Mazzini; Salvatore Foti L.S. Galileo Ferraris