Come di consueto al Salone del Libro si è tenuto l’incontro finale del progetto Adotta uno scrittore, giunto ormai alla dodicesima edizione. Dodici anni di realizzazione concreta, di storia e di confronto. L’iniziativa, a cui ha dato vita il Salone Internazionale del libro in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte, prevede quattro incontri tra gli autori e le scuole svolti tra Febbraio e la fine dell’anno scolastico. Ogni autore viene “adottato” da una classe o da un gruppo interclasse, con cui instaura un rapporto di dialogo continuativo e prolungato, il cui scopo è suscitare passioni intellettuali ed energie creative.

L’incontro conclusivo si è trasformato in una vera e propria festa. Ad introdurre gli scrittori che hanno partecipato al progetto sono stati Ernesto Ferrero e Rolando Picchioni. E’ un progetto che ha visto “fiorire un nuovo giardino” , un’intesa tra l’intellettuale e la scuola, un dialogo vivo che insegna a riflettere, a collaborare e a conoscere. Tra gli applausi dei ragazzi, al termine dell’incontro è stato effettuato un ”censo letterario” sulle differenze che gli scrittori rintracciano tra libri cartacei e e-book: tirate le somme, le preferenze sono totalmente rivolte al libro delle origini. Separarsene significherebbe staccarsi dal passato suscitando nostalgia. ”Dire che amo leggere su carta è un po’ come dire che amo la mia città, che senza dubbio non è la più bella, ma quella a cui sono più legato e abituato”, riporta Fabio Geda. Qualsiasi strumento si utilizzi per leggere la speranza è che la cultura letteraria persista e venga alimentata nel tempo. Portavoce di questo desiderio sarà la prossima attesissima edizione di Adotta uno scrittore e, senza dubbio, l’evento internazionale torinese del Salone del Libro nella sua magnifica totalità. Con l’augurio che parta al più presto la nuova edizione

Federica Guizzo e Enrico Saggiorato

Redazione Alfieri