Si è tenuta ieri, al Salone del libro di Torino, la conferenza di presentazione del nuovo scritto di Javier Cercas, Le leggi della frontiera. Dopo il successo di ”Anatomia di un istante”, l’autore si presenta nuovamente al pubblico dei lettori proponendo un romanzo-fiction.
Cercas narra la Spagna degli anni ’50, nel periodo che seguì il Franchismo. La storia è ambientata a Gerona, situata vicino a Barcellona, dove l’autore nacque e trascorse l’ infanzia.
Il protagonista è Ignacio Canas, un ragazzo borghese che vive al di qua della frontiera del paese: egli incontra Zarco, il capo di una gang di delinquenti.

Cercas, durante la presentazione , cita una frase di Bob Dylan: ”non aveva niente, ma anche niente da perdere”, attribuendola alla gioventù povera.
Uno dei temi trattati è quello dell’ amore, che si concretizza con l’ incontro di Ignacio e Tere, la donna con la quale intreccia una relazione difficile e tormentata e che mai dimenticherà.

Durante l’ estate molti ragazzi della gang vengono uccisi ed Ignacio pensa di aver perso con loro una parte importante della sua vita.
Solo vent’anni dopo, divenuto un avvocato affermato, il protagonista incontra nuovamente Tere ed accoglie la richiesta d’ aiuto di Zarco che si trova in carcere. Riallacciando i rapprti con queste persone, Ignacio rivive i ricordi del passato ed i momenti più duri della sua adolescenza.

Cercas parla della libertà di ogni romanzo che, partendo dai ”se”, porta ad immaginare una vita diversa da quella reale, caratterizzata da nuovi presupposti e diverse condizioni; afferma inoltre l’importanza della realtà nel contaminare una finzione.

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 Daniele Alessi e Virginia Argondizza
Liceo Classico Vittorio Alfieri