L’ottava edizione di Portici di Carta si conclude con la presentazione dell’ultimo libro della catena dedicata ai borghi di torino: storie di quartieri, ma anche di persone che vi hanno passato la vita. Esce oggi il capitolo su Porta Palazzo, Aurora, Rossini e Regio Parco. A parlarne, oltre all’autore Piergiorgio Balocco, ci sono Alberto Giachino, che ha curato la prefazione, e il giovane presidente della Circoscrizione 7 Emanuele Durante.
Non possiamo parlare di Porta Palazzo come di un quartiere qualsiasi, dobbiamo tener conte del crocevia di culture e popoli che ha rappresentato in passato e che continua a rappresentare. Per questo e per molte altre ragioni viene definito un quartiere imperfetto, poco regolato, da “aggiustare”, ma forse é esattamente questa imperfezione a renderlo speciale e unico. Se si presta attenzione infatti si può notare che ciò che inizia a Porta Palazzo va mano a mano diffondendosi nella cittá e persino in tutta Italia. Nel quartiere più variegato e multietnico della cità si nasconde forse il germe del cambiamento.
Per invogliare il pubblico a scoprire questa zona é stata montata una mongolfiera, che ha riscontrato grande successo fra i cittadini e i turisti. Un’ottima occasione per condividere pillole di passato e speranze per il futuro. L’incontro avrebbe dovuto concludersi con l’intervento musicale dello chansonier Roberto Balocco, fratello dell’autore, purtroppo bloccato a letto. Non importa, non è indispensabile la musica per respirare davvero la nostra città.
Giulia Cibrario e Giulia Amerio
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