Per augurare una dolce buonanotte e chiudere in bellezza la seconda giornata del Festival, presso la Loggia Del Municipio, si è tenuta l’incontro “Alla sera la poesia” una maratona di poesie che durerà cinque serate.
Sarà stato per l’ambiente, il luogo suggestivo, o le luci soffuse, che sono riuscite a creare un’atmosfera intima ed emozionante.
Vi riportiamo qui alcune poesie che sono state lette, e per godervele appieno vi consigliamo di scegliere una bella musica di sottofondo:
- Un Prometeo Di Provincia – Titos Patrikios
Se cerchi con maggiore attenzione lo trovi
L’altro che nasconde in te
Lo chiami te stesso, lo incateni
E credi che te ne sei sbarazzato
Eppure talora può accadere che si liberi
Che si trasformi in uccello rapace, in avvoltoio
E tu divenga un Prometeo di provincia
Il cui fegato si rigenera di continuo
Finchè non ti affranchi e sciolga il mistero
Un Ercole in pensione, diciamo un Poirot
Tutto ciò va bene, ma se anche non riuscissi
A sbarazzarti per sempre dell’altro
Non casca il mondo: in fondo
Stiamo parlando di creature immaginarie.
- Volevo Che La Tua Notte Rimanesse Con La Mia – Francesca Serragnoli
Volevo che la tua notte
rimanesse con la mia
che tu sporgessi piano dal lenzuolo
come un’alba che rimane continuamente
il primo gesto
di luce nel mondo.
Avrei raccolto da terra
il sole che ti cade dal viso
da quel sorriso eroso dal vento
che scende a picco sul mare.
Nei tuoi occhi andavano e venivano
le rondini, per posarsi
come quando le palpebre fanno
quel rumore di ali che si aprono.
Volava via invece il tuo profumo
sepolto nei luoghi
che solo il cane
che abbaia al vento conosce.
Così ti penso
una serata blu
che stringe gli occhi fino a sparire
e subito bianca
una luna a cinque dita
che mi tiene il mento
e mi guarda.
- Il Ragazzo Del Censimento – Francesco Targhetta
Tra i molti che persero la testa per te
oltre a un pilota e un cantante irlandese
ci fu, mi dici, un ragazzo solo, conosciuto
portandogli il modulo durante il censimento.
Me ne parli passeggiando per vicoli bui
dove Porto si incassa e odoro di botti,
e mica ti chiedo come andò a finire,
perché un poco in lui mi rivedo,
per caso visitato in un incanto
con mille spazi bianchi da riempire.
Speriamo di avervi allietato almeno come ci siamo divertite noi.
Camilla Brumat
Arianna Rizzi
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