Da sinistra: Brunello Cucinelli e Luca Ubaldeschi

Quello che era cominciato come il solito incontro con il commerciante “che ce l’ha fatta” si è trasformato in una vera e propria lezione di filosofia. Questo è cio che è avvenuto oggi nella sala azzurra del Salone del Libro. Brunello Cucinelli, a detta di Luca Ubaldeschi “l’unica persona del salone che non è qui per vendere un libro”, è uno dei pochi imprenditori a riscuotere successi in tempi di crisi come questi.                     La sua impresa è nata, e continua ad essere, sotto l’insegna della dignità umana, che l’ha portato a creare un ambiente lavorativo di rara tranquillità per i propri dipendenti. “Io credo seriamente nella dignità dell’uomo.” ha dichiarato Cucinelli “se l’ambiente è buono, chi ci lavora è buono, di conseguenza creativo.”. L’imprenditore,quasi dimenticatosi di rispondere alle domande, ha poi iniziato a parlare della propria filosofia di vita, che si basa su un ottimismo ed una spensieratezza che di rado si incontrano in un grande industriale. Il vice direttore della Stampa, Luca Ubaldeschi, gli ha in seguito chiesto un giudizio sull’attuale periodo storico e la risposta ha colto di sorpresa la maggior parte dei presenti: “Questo è un secolo d’oro, dobbiamo dirci la verità, anche in mezzo a tutti i problemi del giorno d’oggi ritengo che il meglio debba ancora da venire.”. Cucinelli ha poi cominciato il proprio appello ai giovani, rassicurandoli e consigliandogli di non avere paura, credere nelle istituzioni e recuperare i vecchi ideali.                                                                                                                                   L’incontro si è concluso con un grande applauso per l’uomo che ha ricordato a tutti che il lavoro e il mondo sono molto più belli se visti con un sorriso.

Di Virginia Argondizza e Francesco Dalle Rive del Liceo Classico Alfieri