Progetti speciali
Parola: UXORICIDIO Motivazione Letteralmente uccisione della propria moglie. La prima causa di morte delle donne europee: non il cancro, l’ Aids o gli incidenti stradali, ma la morte per mano di mariti, fidanzati, compagni. Atto giustificato da gelosia o persino dalla salvaguardia dell’onore della famiglia nei casi di adulterio. E’ stato necessario introdurre questa parola nei vocabolari per discriminare dettagliatamente questo dagli altri casi di omicidio, come se questa parola in
Parola PRIVILEGI Motivazione Ho scelto questa parola perché credo che uno dei grandi problemi culturali legati al femminicidio (e alla condizione delle donne in generale) sia quello di considerare i diritti privilegi e conseguentemente non riconoscerli come tali Irina Augiari Liceo Classico Ariosto Ferrara
Parola VOCE Motivazione Ritengo sia quantomai vitale oggi, dare una voce, alle migliaia di compagne, mogli, madri che vengono aggredite, violentate, uccise, da chi ritiene di amarle. E’ necessario proteggere tutte le donne che rimangono in silenzio, non solo per paura delle violenze psicologiche e fisiche, che esse stesse possono subire, ma per tutelare i propri figli, che spesso rimangono vittime di questo brutale circolo vizioso. Dobbiamo essere noi la loro voce. Denunciando
Nella nostra raccolta di parole a cui dare potere per combattere la violenza sulle donne, iniziativa da poco lanciata qui sul blog con Se non ora quando?, e che abbiamo titolato Potere alla parola riceviamo e volentieri pubblichiamo l’iniziativa dell’Associazione Voci di DONNE di Biella che anima il Comitato Se Non Ora Quando? della città. Di solito pubblichiamo solo contenuti delle scuole che lavorano con noi, scritti rigorosamente da under 18, ma
Sintonia e sinergia tra il BookBlog e Fuorilegge: l’Antologia della Memoria Fuorilegge 2013 – 27 gennaio-25 aprile – si intreccia ora con Potere alla Parola, il progetto lanciato l’8 marzo per sensibilizzare, attraverso il linguaggio, i nostri ragazzi sul tema della violenza contro le donne. Quattro delle nostre migliori blogger, che collaborano con noi dal 2011, hanno fatto a entrambi uno splendido regalo: il loro articolo per la Memoria, pubblicato
Aspettiamo i vostri lavori per l’edizione 2014 di Potere alla parola. Nel frattempo sul bookblog trovate i video del corso di formazione e delle pillole, sempre video, dell’evento dell’anno scorso.
La nostra voce, e quella dei nostri figli, devono servire a non dimenticare e a non accettare con indifferenza e rassegnazione, le rinnovate stragi di innocenti. Bisogna sollevare quel manto di indifferenza che copre il dolore dei martiri! Il mio impegno in questo senso è un dovere verso i miei genitori, mio nonno, e tutti i miei zii. E’ un dovere verso i milioni di ebrei ‘passati per il camino
Malauguratamente al giorno d’oggi, molte persone, non riuscendo a coglierne l’essenza si chiedono quale sia l’importanza della storia, a cosa serva ricordare fatti ed accadimenti che ormai a noi sembrano distanti, che sono successi anni, secoli addietro e che narrano ormai di persone perlopiù morte e sepolte. Ma ciò che veramente seppellisce qualcosa è il tempo il quale lento e cheto disgrega i segni, le traccie e la memoria di
Con il termine olocausto in ebraico Shoah (“catastrofe”, “distruzione”) è indicato il genocidio perpetrato dalla Germania nazista e dai suoi alleati nei confronti degli ebrei d’Europa. Accanto agli ebrei i nazisti uccisero anche altri gruppi (tra cui zingari, omosessuali, Pentecostali, Testimoni di Geova e altri); aggiungendo anche questi gruppi il totale delle vittime del nazismo è stimabile tra i dieci e i quattordici milioni di civili oltre a quattro milioni
Genocidio. Una parola pericolosa da pronunciare. Una parola che mescola il sangue e la paura, l’orgoglio e il nazionalismo, l’odio e la ripicca. Li impasta insieme. Li confonde. Li sconvolge completamente. E poi esplode. E quando esplode lo fa in maniera irrazionale e perversa, malefica e vendicativa. Non pensa, agisce. Oggi per l’ Organizzazione delle Nazioni Unite costituiscono genocidio “gli atti commessi con l’intenzione di distruggere, in tutto o in