Un po’ di tempo fa ho sentito questa frase e l’ho fatta mia: “ Ala del suono, ala del senso”. Ogni storia ha bisogno di queste due ali per spiccare il volo: il suono  e il senso. Sono due concetti che non possono stare uno senza l’altro, soprattutto se come per il mio libro si utilizza la lingua della poesia. Ritengo che la poesia sia un genere più semplice per i bambini, che in questo modo riescono a cogliere meglio il messaggio della storia.
Con queste parole Isabella Christina Felline ha presentato il suo libro Questione di ingranaggi ai piccoli ma vivacissimi bambini che le hanno fatto visita all’ Oplab.
Dopo aver risposto brillantemente agli indovinelli dell’autrice i bambini si sono cimentati in un collage a base di viti, bulloni, sagome che componevano dei complicatissimi e buffissimi ingranaggi. Isabella aveva infatti chiesto ai piccoli spettatori di creare delle facce che esprimessero le loro emozioni in quel momento.
Ha poi letto loro un brano di una delle storie, lasciando però il finale in sospeso.
Verso la fine dell’incontro l’autrice, oramai entrata all’interno di quel piccolo, fragile ingranaggio che è la mente dei bambini, ha ribadito: Ognuno di noi è un piccolo ingranaggio di una grande macchina quale la Terra. Se tutti fanno bene il proprio dovere la macchina non si fermerà mai e sarà sempre più produttiva. La cosa essenziale è trovare l’ingranaggio giusto!

Emanuela Infante, Scuola Media Peyron
Federica Micheletto, tutor reporter FuoriLegge