Lo spazio allestito dalla Rai per le trasmissioni radio è gremito da un pubblico entusiasta quando alle 18.00 comincia la diretta di Caterpillar. Massimo Cirri e Sara Zambotti si muovono concitati sul palco, spassosi e irriverenti come sempre, trasformando lo storico programma -in onda ormai dal lontano ’97- in un tentativo brillante di condensare tutta l’etica e il galateo della presentazione di un libro in quattro minuti, o meno. Tentativo, nonostante il caldo, la folla e la confusione del salone, splendidamente riuscito, così azzeccato da riempire il corridoio tra la Rai e La Stampa. In un’ora e mezza sfilano sul palco ben quattordici scrittori, i libri dei quali vengono sottoposti con comica rapidità ad un’analisi brillante e un po’ canzonatoria. Uno dopo l’altro conosciamo Rocco Moliterni, Valentina Diana, Matteo Strukul, Valerio Millefoglie, Guido Catalano, Davide Longo, Matteo Eremo, Fabio Mendolicchio, Maurizio De Giovanni, Simonetta Agnello Hornby, Luca Rastello, Antonio Vincenti, in arte Sualzo, Stefano Andreoli e Alessandro Bonino, Luca Melani. Per ognuno di loro si susseguono una presentazione di Giovanna Zucconi, che si lamenta degli pseudonimi quali “la Giovi”, “Gioggi”, “G. Z.” che le vengono più volte appioppati, la lettura melodrammatica di un brano da parte di Marta Zoboli, la domanda di uno spettatore, la descrizione di come l’evento è presentato sul web -l’hashtag ufficiale è #svelto- e l’autografo dell’autore su una copia del suo libro. Ricorrono nel corso della diretta anche critiche sfacciate ai grandi classici, audacemente paragonati ai libri presentati, battute taglienti sul confronto tra la Zucconi e Sinibaldi, ospite in studio, e tante, tantissime risate. Il tutto si conclude con saluti festosi e ringraziamenti, coronamento della baraonda che Cirri ha finemente definito come una “gioiosa puttanata”.
Alessandra Sacchi e Enrico Saggiorato
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