Hector non dice niente, ma so che mi sta ascoltando. Le parole sono l’unica medicina che ho. “Tu riesci a dare un senso a un mondo insensato. Mi hai dato stivali spaziali perché potessi camminare su altri pianeti. Senza di te, sono perduto. Non c’è destra né sinistra. Non c’è domani, solo chilometri e chilometri di ieri. Non importa cosa succederà adesso, perché ti ho trovato.È per questo che sono qui. Per te. Ti voglio bene. Sei il mio migliore amico. Mio fratello.
Il pianeta di Standish, Sally Gardner, Feltrinelli, pp. 183-184
Alan Poggio BookBlog Fuorilegge
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