Tornò a Palermo e cominciò a frequentare  l’Università di Legge, per diventare un avvocato o un giudice, per difendere quelli che subiscono ingiustizie e punire quelli che ne commettono…. Quello sarebbe stato il lavoro di Giovanni. Combattere per la giustizia. Come Zorro. Ma non sui muretti del lungomare. Nei tribunali e per le strade di Palermo.

 

Per questo mi chiamo Giovanni, di Luigi Garlando, Bur Rizzoli

 

Matteo Santise BookBlog Fuorilegge