“Come stai? Tutto bene.” Probabilmente la conversazione più sentita e detta, più abitudinaria e retorica ma sopratutto più sottovalutata della nostra generazione. Ed è proprio questo, “Tutto bene”, il titolo scelto dal comico Paolo Ruffini per il suo libro.
Un duplice romanzo di formazione di un adulto ancora ragazzino, ignaro di avere una figlia, e di una bimba, cresciuta un pò troppo in fretta, che non sapeva di avere un papà. L’idea nasce come soggetto per una sceneggiatura ed è ispirata al film del 2010 di Sofia Coppola, “Somewhere”. In solo quattro travagliati mesi Ruffini ha ampliato l’idea originale, mettendola nero su bianco e trattando temi dell’educazione, della famiglia, del condizionamento, della difficoltà di oggi nel comunicare.
L’autore, presentando il suo libro, racconta come il processo di elaborazione sia stato influenzato da sentimenti contrastanti di amore e odio perchè “quando scrivi un libro l’unico nemico sei tu”, ma conclude dicendo che scrivere gli ha permesso di conoscersi e di creare una delle cose più sue che abbia mai fatto.
Speriamo che vada Tutto bene.
Arianna Rizzi, Liceo Alfieri
Elena Sinistrero, Tutor Alfieri
Nessun commento
Non ci sono ancora commenti, ma tu potresti essere il primo a scriverne uno.