La politica oggi è un argomento tabù, o meglio, se ne parla spesso, ma senza sapere bene di cosa si parla. Nel suo ultimo libro “Corpo e anima” Luigi Manconi racconta di quanto in realtà sia bello fare politica, una politica che ha a cuore i diritti di tutti. Il libro è un misto tra intervista, biografia e autobiografia del Senatore, Presidente della commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani.
La conferenza, guidata da Alessandro Leogrande, è iniziata con una premessa di Enzo Bianchi, il quale ha affermato che di norma non va mai alla presentazione dei libri, ma in questo caso voleva ringraziare personalmente il Senatore Manconi. Continua, elogiandolo sopratutto per il suo impegno nella tutela dei diritti degli altri, in modo particolare verso quelli che vengono definiti gli scarti della società, per i quali Luigi mancini è sempre riuscito a dar loro voce e mettere in luce le loro vite.
Nel corso dell’incontro, Manconi parla della conferenza stampa a cui ha partecipato insieme ai genitori di Giulio Regeni, sottolineando il ruolo della tutela dei diritti nell’economia dei paesi dispotici in seguito ad un intervento della madre del giovane, che lui stesso descrive come un “intervento emotivo e di grande rilievo politico”. Manconi inoltre denuncia la classe politica, anche gran parte di quelli di sinistra , che ritengono che il caso Regeni non appartenga ad una sfera politica, ma a quella umanitaria.
Citando anche il caso Aldrovandi, Cucchi, Uva, Mastrogiovanni e Soldi, Luigi Manconi ritiene che in queste situazioni, l’idea di Stato venga lesionata e resa più fragile, in quanto l’incolumità dei cittadini e il benessere fisico (sopratutto quando sono sotto la tutela dello Stato stesso) vengono violati.
Consapevolezza e coscienza, due parole che sono state ripetute più di una volta da entrambi i relatori: bisogna essere consapevoli delle disuguaglianze sociali, consapevoli che il rispetto delle vittime della società avviene solo corpo a corpo, cioè conoscendole, parlandoci e aiutandole.
Alla fine della conferenza, c’è stato un lungo applauso da parte del pubblico per il Senatore, che noi abbiamo interpretato come un forte ringraziamento per quello che ha fatto dimostrando una grande forza di volontà e umanità.
Virginia Ferrari, Lucrezia Penna
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