“Da donna a donna” non vuole essere solo un libro al femminile. Molto semplicemente è un messaggio per chiunque voglia intraprendere una carriera di qualsiasi genere che richieda sacrificio. Con questa frase si può riassumere il libro di Katia Ricciarelli, presentato oggi alla biblioteca della Tesoriera a Torino, in occasione del Salone Off 2015.
Tra le pagine si vede emergere la persona di Katia piuttosto che il suo personaggio: la celebre cantante lirica ha voluto raccontare se stessa tramite dieci donne di opere teatrali, a partire da Tosca fino a Violetta de “La Traviata”. Proprio in quest’ultima l’autrice si riconosce per la comune mancanza di un rapporto con il padre.
Katia ripercorre tutta la sua vita di artista, mostrando le difficoltà nel fare carriera e l’impegno e la dedizione spesi per il raggiungimento degli obiettivi. La vita, secondo l’autrice, è un melodramma, e il mondo, come ha detto lei stessa, è come un grande palcoscenico: potrebbe accadere qualunque cosa in qualsiasi momento.
Katia Ricciarelli ha inoltre ricordato il suo impegno nel portare il “bel canto” anche tra i giovani; ogni giorno la cantante è a contatto con belle voci, ma ciò che secondo lei manca tra i ragazzi è l’impegno: ha apertamente detto che spesso chi fa successo in un anno tramite la televisione se non si mette a studiare probabilmente cadrà subito nel dimenticatoio. Perciò il messaggio ai giovani è chiaro: più dedizione e meno tecnologia.
Carlo Patrone e Giorgio Ruscone – Liceo Cattaneo
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