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Giovedì 8 maggio 2014, ore 11. Qui al Salone Internazionale del libro di Torino, presso l’Independent’s Corner, nel padiglione 1, si è svolta la presentazione di Diario ’64-’68, volume di Saverio Tutino, giornalista e scrittore italiano deceduto nel novembre 2011. L’evento è stato condotto da Luciana Bianciardi, che si è occupata della pubblicazione per la casa editrice ExCogita.

 

Ospiti dell’incontro il senatore e giornalista, Corrado Stajano, l’autore della postfazione del libro Aldo Garzia, e Camillo Brezzi, il direttore scientifico della Fondazione per la raccolta dei diari degli italiani. A ricordare la figura di Tutino hanno partecipato anche alcuni studenti di Masterbook, che dopo aver collaborato alla pubblicazione del libro, ne hanno letto alcuni tratti.

 

Un grande amico, modello di libertà e fantasia”, così Corrado Stajano ha rievocato momenti del proprio rapporto di amicizia con Saverio Tutino, considerato dal senatore anche come “Un partigiano, giornalista, scrittore e giramondo”.

 

La lotta politica dell’autore ha avuto inizio nel ’43, quando lasciò gli studi universitari per prendere parte alla Resistenza, ai piedi delle Alpi; ha poi continuato con l’impegno etico-civile nell’ambito di altri importanti eventi del dopoguerra, tra i quali la rivoluzione cubana, quella algerina ed infine il terrorismo in Italia degli anni ’80.

È proprio di Cuba e degli eventi che la coinvolsero che tratta il Diario di Tutino, definito da Aldo Garzia“un documento eccezionale, che parla dall’interno della Rivoluzione cubana” e, “una puntuale elencazione dei fatti avvenuti a Cuba che racconta fedelmente ciò che Cuba stava attraversando negli anni ’60”.

 

Dai passi letti durante la presentazione, è emersa tutta la curiosità, la soggettività e l’ansia di capire di un autore che racconta, tramite la forma libera del diario, un’esperienza elaborata e scritta senza alcun filtro.

 

Proprio per questo, Diario ’64-’68 colloca Saverio Tutino tra i più grandi cronisti di uno dei principali eventi storici del XX secolo e gli conferisce un posto stabile nell’Olimpo dei giornalisti italiani.

Ilaria Ferraresi e Francesco Lipparini, Liceo Classico L. Ariosto, Ferrara