“Donna di cuori”, l’opera vincitrice del progetto europeo sulla drammaturgia, di Gianni Spezzano, purtroppo assente, è stato presentato nello spazio Eventi da Raffaella Baccolini, Paolo De Lorenzi e Andrea Donda. Questo progetto europeo, chiamato “PopDrama” (http://www.popdrama.eu) ha coinvolto quattro paesi, Italia, Spagna, Inghilterra e Romania, e consiste nella selezione di quattro opere che vengono messe in scena e giudicate da quattro giurie tecniche, una per paese, e dal pubblico. Lo scopo è quello della circuitazione internazionale, ovvero di tradurre i testi nelle quattro lingue in modo da poter esser letti in tutta Europa, e quello dello sviluppo del pubblico. Infatti vogliono coinvolgere e rivolgersi a un pubblico di studenti universitari. Sono state presentate più di 300 opere inedite che sono state tradotte e che sono state giudicate anonimamente e con una selezione incrociata.
Il testo fa parte di una trilogia ed è la seconda opera: “Bambolina”, sul tema della droga, “Donna di cuori”, sul tema del gioco d’azzardo, “Sposa prigioniera”, su una donna legata a un boss camorrista. Queste opere illustrano tutte temi sociali seri che vengono trattati con amarezza e ironia e si incentrano sulla figura della donna che cerca un riscatto.
“Donna di cuori” è una commedia nera in cui il gioco d’azzardo, a cui l’autore si è avvicinato personalmente, porta a un desiderio di riscatto e rivincita. Da parte di Gianni non c’è un giudizio morale, anche se alcuni personaggi sono negativi. Il gioco viene vissuto dai protagonisti come una lotta continua e il ricercare sempre un’opportunità positiva, un colpo di fortuna. Tutti i personaggi hanno una caratteristica in comune, ovvero sono tutti affetti da “malattie” alle quali cercano di sopravvivere: il gioco d’azzardo, il malditesta, la mancanza di una madre etc..
Inoltre il libro, una volta messo in scena, ha riscosso molto successo anche nella versione inglese, dimostrando che per quanto riguarda il teatro non esistono barriere linguistiche.
Sofia Luparello e Costanza Luisoni
Liceo classico Vittorio Alfieri
Nessun commento
Non ci sono ancora commenti, ma tu potresti essere il primo a scriverne uno.