Quattro storie di donne per quattro romanzi scritti in coppia da Massimo Carlotto e Marco Videtta che, fondendo insieme i loro personali stili, arrivano a concepirne uno completamente nuovo e innovativo, di denuncia e ribellione. “Le vendicatrici, Ksenia” è stato presentato oggi al salone del libro di Torino come il primo di una tetralogia che vedrà uscire i successivi elementi nei prossimi mesi, dando così vita ad un progetto letterario svolto per la prima volta in un arco semestrale e che si concluderà a Novembre con la pubblicazione del quarto romanzo. I due autori si sono impegnati ad approfondire la psicologia delle donne protagoniste dei loro libri non per sottolineare la fragilità del genere femminile ma per rimarcare il modo in cui l’atteggiamento negativo della maggior parte degli uomini influenza la vita delle donne. Ambientato a Roma, qui non l’emblema della cristianità e dell’arte ma capitale di un sistema criminale organizzato a cui le protagoniste si ribellano. Ksenia, arrivata in Italia dalla siberia tentando di sfuggire da una situazione drammatica per poi ritrovasi coinvolta in una realtà altrettanto terribile; Luz, ragazza colombiana ed escort; Eva, proprietaria di una profumeria, si trova perseguitata dallo strozzino del quartiere per via del vizio del gioco del marito; Sara, ragazza forte e con un passato che le ha insegnato a difendersi con la violenza, personaggio misterioso che sarà svelato a pieno solo nel terzo romanzo. Sono queste le donne protagoniste della tetralogia, donne determinate a
combattere contro un maschilismo opprimente che le maltratta e le umilia. L’arma per mezzo della quale le donne si vendicano non prevede solo la violenza fisica, ma un tratto più psicologico: l’astuzia.
Un romanzo di denuncia che approfondisce il rapporto tra il mondo femminile e la crisi che ha eroso i diritti delle donne nella società; una società che, come traspare dalla parole degli autori, necessita di un cambiamento.

“Fare arrabbiare una donna è pericoloso. Farne arrabbiare quattro è da pazzi”
Andrea Morelli   Arianna Rizzi
Liceo Vittorio Alfieri