“Il primo compito di un libro giallo è quello d’interessare il lettore”, è questa la frase che racchiude l’intero incontro con lo scrittore Elio Voltan e la professoressa Anita Pasquarelli.
In una splendida giornata di sole come quella dell’8 maggio, all’interno di un parco della Circoscrizione 9, è stato davvero interessante assistere all’appuntamento riguardante il romanzo giallo, partendo dalla sua storia e dai suoi più grandi esponenti, passando per lo stesso Elio Voltan, per arrivare infine a parlare dei casi di cronaca nera realmente accaduti.
L’autore incomincia a parlare di Sir Arthur Conan Doyle, il famosissimo scrittore ottocentesco creatore di Sherlock Holmes, che non ha subito trovato la via del successo con la prima professione: infatti, solo dopo una breve carriera da medico, Conan Doyle scoprirà di avere un talento nascosto in campo letterario… Anche Elio, dopo un passato nel campo della finanza, quasi per sfida, cerca d’imitare Simenon e scrive il suo primo romanzo: “Delitto alla Banca Nazionale del Credito” che ha anche vinto il premio della giuria al concorso internazionale di narrativa 2010 della città di Salò. Questo riconoscimento ha dato un incentivo allo scrittore per pubblicare altri tre libri di questo genere, tra cui uno attualmente in stampa.
Voltan afferma: “L’autore deve tirare i fili delle marionette che sono i personaggi in modo da avvincere i lettori”. E’ quindi significativo il commento positivo della professoressa Pasquarelli, che considera i suoi libri anche migliori di alcuni tra quelli dei più famosi scrittori gialli grazie allo spazio che concede all’immaginazione. Qui si nota la passione e l’impegno messi dallo scrittore nei suoi romanzi e la profonda immersione nelle sue storie, tanto che spesso per ideare un personaggio, s’ispira a se stesso e a come si comporterebbe in tale situazione.
Il modo realistico in cui scrive Voltan fa sì che “Se si incontrassero per strada, i personaggi delle sue storie potrebbero venire riconosciuti”. Infatti il suo talento non è passato inosservato e c’è quindi un progetto televisivo per la sua opera “Don Riccardo Nassi e il caso Orlandi”.
Verso la fine dell’incontro il clima si è fatto più confidenziale e diretto tra gli interlocutori e gli spettatori, arrivando a parlare anche di argomenti non strettamente legati al romanzo giallo, ma comunque connessi, come i fatti di cronaca nera realmente accaduti. Questo evidenzia anche il carattere molto aperto ed innovativo dello scrittore torinese che ci ha regalato un’esperienza costruttiva ed un coinvolgente viaggio all’interno del mondo del romanzo giallo.
Alessandro Gallo e Lorenzo Sasso
Liceo Scientifico N. Copernico , Circoscrizione 9
Elena Sinistrero, Tutor Salone e SaloneOff
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