Molta gente attorno alla sala Blu attende l’incontro con Naomi Ragen, scrittrice israelo americana attiva nella lotta per i diritti delle donne.

Il primo a prendere la parola è Angelo Pezzana, presidente dell’associazione Italia – Israele di Torino, sensibilmente contrariato per il mancato successo della Ragen nel nostro paese. I romanzi di Naomi Ragen non sono dure critiche “senza se e senza ma” ad Israele, in essi si può percepire un legame profondo con la propria terra ed il proprio credo; probabilmente per questo il pubblico dell’autrice israeliana è ancora limitato.

Sul palco anche Fiamma Nirenstein ed Elena Loewenthal, che spendono parole di ammirazione per la Ragen, di cui lodano l’abilità nel presentare la cultura ebraica e la condizione della donna attraverso plots complessi ed intriganti, trame che ricordano quelle di un thriller a lieto fine. L’elogio della Nirenstein è incentrato sulla bivalenza della figura femminile che traspare dai testi dell’autrice israeliana, in cui le protagoniste sono donne dal carattere forte e dalle grande ambizioni, ma di poco conto nella società.

Naomi Ragen presenta i romanzi usciti in Italia – Una moglie a Gerusalemme, L’amore proibito L’amore violato – raccontando la propria storia. Nata a New York, visse come una normale bambina americana fino all’età di 6 anni, quando, alla morte del padre, venne introdotta allo studio della lingua ebraica e alla lettura dei testi sacri; spinta dall’amore per la propria religione, decise di trasferirsi in Israele. Fu l’amicizia con una anziana vicina di casa, che poi scoprì essere violentata dal marito, ad avvicinarla alla scrittura. Il suicidio di una ragazza incinta per i continui abusi subiti, la storia di una famiglia extra-ortodossa a cui nasce un bambino di colore sono alcuni dei fatti realmente accaduti da cui Naomi Ragen trae ispirazione per i propri romanzi (che vi invitiamo a leggere per avere prospettiva diversa della cultura e della società ebraica).

L’incontro si chiude tra gli applausi di un pubblico soddisfatto e impaziente di comprare i libri di Naomi Ragen.

 

Francesco Visentin e Alessia Franzoso

Reporter Ariosto, Ferrara