La magia può aiutare la scienza?
Marco Ciardi, professore di storia della scienza dell’Università di Bologna ha dedicato un libro a questo argomento, intitolato Galileo & Harry Potter, che presenta al Salone del Libro insieme a Silvano Fuso e Pier Luigi Gaspa , dialogando sui rapporti tra scienza letteratura e “magia”.
Parlare di Galileo e Harry Potter insieme potrebbe sembrare una contraddizione , essendo il primo il fondatore del metodo scientifico e il secondo il mago più famoso della storia, nonché frutto dell’immaginazione di J. K. Rowling. Magia e scienza, pur essendo discipline molto diverse, hanno un’origine estremamente simile, in entrambe si formulano ipotesi interpretative sulla realtà per comprenderla e governarla. A differenza della magia, la scienza, verifica in modo rigoroso ogni ipotesi fatta ed è lo strumento migliore che fino ad oggi la specie umana ha prodotto per conoscere la realtà che ci circonda.
Detto ciò non sono da escludere la creatività e l’immaginazione dalla scienza che portano alla formulazione di teorie stravaganti per l’epoca ma non necessariamente false. La scienza è anche cultura, lo stesso Galileo aveva grandi interessi per la letteratura e anche Newton, padre della fisica classica è stato influenzato da convinzioni di tipo metafisico o religioso tipiche del suo tempo e si è inoltre dedicato a studi di alchimia , leggendo anche Il libro delle figure geroglifiche di Nicolas Flamel , personaggio noto ai lettori di Harry Potter. Si è poi discusso degli argomenti scientifici che si possono trovare anche nella fumettistica. L’incontro si è svolto in modo disinvolto e colloquiale con anche qualche intervento dei più piccoli tra i partecipanti.
Adriana Pretula
Grazie per la bella cronaca dell’incontro e per l’attenzione nei confronti del libro. Marco Ciardi
Grazie per la bella cronaca dell’incontro e per l’attenzione riservata al libro. Marco Ciardi