Oggi, 22 maggio, ultimo giorno di Salone Internazionale del Libro si è tenuta nella sala rossa la presentazione di Gianni Rivera del suo nuovo libro:”L’ autobiografia di un campione”. Si può dire infatti che il Salone ha chiuso quest’ anno nel migliore dei modi, infatti in quest’ ultimo giorno di salone, per nulla ultimo di importanza si sono seduti di fianco a Gianni: Giancarlo Abete, Francesco Franchi e Enrico Demarchi. Si può dire infatti che queste celebrità hanno davvero confermato l’ importanza del Salone del libro di Torino che si è pienamente confermato.

Il tema del dibattito tra queste celebrità del mondo sportivo e calcistico, e non solo, si incentrato soprattutto su come il calcio sia cambiato in questi ultimi trentacinque anni, partendo dagli anni del grandissimo Artemio Franchi fio ad oggi, in particolare fino al tre giugno, finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid, anche in questo caso il campione, o meglio la leggenda Gianni Rivera si è confermato palesando il fatto che da italiano e non da milanista spera vinca la Juventus.

Gianni ha raccontato che a differenza della moda di molte celebrità, anche diciottenni, che scrivono, in molti casi si fanno scrivere,  la proprio autobiografia, Gianni il suo libro l’ ha scritto e costruito in casa, pescando dalle scatole di articoli che il padre aveva conservato da quando il campione era nelle giovanili dell’ Alessandria fino al ritiro di quest’ ultimo, articoli di giornale e foto che sono state minuziosamente scannerizzate e scelte da Gianni insieme alla moglie, che tra l’ altro è anche l’ autrice di tutta la parte di design di copertina e dell’ intero libro.

“L’ autobiografia di un campione” pesa addirittura quattro chili  e come ha detto Gianni ironicamente non si consiglia a nessuno di comprarlo se non online e farselo arrivare a casa, ma a mio avviso per un campione e una leggenda del suo calibro quattro chili sono pochi, ci vorrebbe infatti ben altro per impedirmi di correre a comprare il libro di Gianni questa sera quando tornerò a casa.

Vittorio Castoldi.

Liceo Classico Alfieri.